La storia che si cela dietro alla nascita di questa band ed al suo EP di debutto (che paradossalmente potrebbe anche essere l'ultimo!), intitolato
Age Of Mist, è indubbiamente particolare e, sotto certi aspetti, anche toccante.
I
Cerebral Mist si formano a Joensuu (Finlandia) nei primi anni 2000, per volere del chitarrista
Antti Parviainen; si tratta del classico gruppetto di ragazzini, composto fondamentalmente da compagni di scuola, di cui fanno parte, oltre al già citato chitarrista, il cantante/compositore
Antti Argillander, il bassista
Erno Venäilänen ed il batterista
Erno Sallinen.
Come tante formazioni finlandesi di quel periodo particolarmente florido, i Nostri si cimentano in un classico melodic-death che si identifica nel sound dei connazionali Children Of Bodom, considerati una sorta di “Stella Polare”, da seguire ciecamente e, sulla scia del loro esempio, i
Cerebral Mist iniziano a comporre musica propria, registrando 6 demo che tuttavia, per svariati motivi, non riescono mai a vedere la luce.
Nel Febbraio 2018 il fato si abbatte improvvisamente contro questi sfortunati ragazzi in quanto, il fondatore del gruppo
Antti Parviainen, muore prematuramente all’età di 32 anni e, proprio in quell’istante, i membri restanti si ripromettono di portare a termine il lavoro iniziato insieme al loro amico d’infanzia e, per onorarne la memoria, decidono di farlo, mantenendo le linee di chitarra originali, cosi come sono state registrate nei demo, dando vita ad una sorta di lavoro postumo.
La
Inverse Records, attratta un pò dalla storia, ma sicuramente anche dalla tenacia di questi musicisti, decide di tender loro una mano e cosi, in questo 2022, dopo altri ritardi, dovuti ovviamente alla pandemia,
Age Of Mist, riesce finalmente a vedere la luce.
Si tratta di un EP davvero molto interessante, caratterizzato da composizioni fresche ed ispirate in cui, le influenze provenienti dal Lago di Bodom e dintorni, come si diceva pocanzi, sono chiarissime, sin dalla bella opener
New Age, guastata tuttavia da suoni di tastiera non sempre appropriati (talvolta vi sono degli effetti troppo pacchiani, alla DragonForce, per intenderci), oppure nella conclusiva e affascinante
The Alchemist.
In altri brani, il classico melodic death nordico si fonde con partiture prog-power, dando vita a episodi molto più articolati e ficcanti come
Skeleton Grin o
Broken Winged Statue, titolo non casuale quest’ultimo, trattandosi della stessa figura ripresa anche dall’artwork, che è probabilmente un chiaro riferimento alla triste sorte capitata all’amico scomparso: una statua alata che si sgretola proprio mentre sta per spiccare il volo!
Age Of Mist è un lavoro che ruota doverosamente intorno alle doti compositive e tecniche dello sfortunato
Antti Parviainen, messe saggiamente in risalto dalla scelta di tenere le linee di chitarra originali, scritte dal musicista quando era ancora in vita.
Diverse sono le domande che possono balenare nella testa di chiunque si imbatta nell'ascolto di questo bel disco.
Viene innanzitutto naturale chiedersi cosa avrebbero potuto fare i
Cerebral Mist se il suo leader fosse ancora vivo? Quali sarebbero stati i margini di crescita della band? Interrogativi a cui è impossibile dare una risposta e che rimarranno per sempre sospesi nel tempo.
Ma soprattutto, è molto più sensato e lecito, chiedersi se verrà dato un seguito a
Age Of Mist, naturalmente con un altro chitarrista, oppure se le scopo di
Argillander e soci è stato raggiunto con la pubblicazione dell'EP, onorando la memoria dell’amico scomparso, vero e proprio cuore pulsante e motore di una band che quindi, a questo punto, non ha più ragione di esistere.
A questo secondo quesito invece, il tempo verrà sicuramente in soccorso, fornendo tutte le risposte del caso.