Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2008
Durata:17 min.

Tracklist

  1. IN THE NIGHT
  2. DAMNED
  3. MY TOMB

Line up

  • Leonardo Corinaldesi (voce)
  • Lorenzo Marcelloni (chitarra)
  • Diego Bellagamba (chitarra)
  • Pietro Bucari (tastiera)
  • Riccardo Giampieri (basso)
  • Lorenzo Contadini (batteria)

Voto medio utenti

Devo ammettere che prima dell'arrivo di questo "My Tomb" non avevo mai sentito parlare dei marchigiani Nacom... grave errore il mio, data la qualità di questa band arrivata di slancio al secondo demo dopo l'ottimo "Affliction" di un paio d'anni fa. Concettualmente questa release propone anche qualcosa di diverso rispetto alle solite uscite, grazie all'accoppiamento stretto della musica con il racconto "La mia bara" di Elvezio Scialis, scrittore dalle caratteristiche angoscianti e claustrofobiche che ricordano in una certa misura i maestri del genere come Poe o Lovecraft. Il breve scritto è riportato interamente alla fine del booklet e dà il nome alla title track, che è un vero e proprio manifesto della musica dei Nacom: death metal melodico e progressivo, che alterna pezzi più tirati a parti invece tecniche e melodiche. Si potrebbe parlare dei Children Of Bodom italiani, se non fosse che le qualità strumentistiche di Alexi Laiho e soci sono lievemente fuori portata anche per questo talentuoso gruppo nostrano. I tre brani proposti in "My Tomb" sono ben strutturati e, anche data la breve durata complessiva del lavoro, fanno venire voglia di essere riascoltati in continuazione! Questo grazie alla sapiente opera di rifinitura operata dalla band, e che li ha portati ad avere una spiccata personalità, seppure in un genere abbastanza derivativo come questo. Ottima la prestazione di tutti i componenti, con chitarre sopra le righe sia nei momenti acustici che in quelli più 'metallici', molto buona anche la sezione ritmica e il lavoro dietro il microfono di Leonardo, che a mio avviso dovrebbe solamente imparare a dosare meglio l'alternanza tra growling e screaming, in alcuni punti leggermente forzata. Molto utile anche il lavoro delle tastiere, che contribuiscono con orchestrali sempre epici e maestosi a dare la giusta teatralità ai pezzi. Insomma, non c'è nulla di fuori posto in questo "My Tomb", tranne il fatto che dura veramente troppo poco!!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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