Proprio in un momento così drammatico per l'Ucraina, mi capita di ascoltare una formazione di quelle parti: i
Mist Tower di Odessa.
Questo Ep di cinque brani ("
Obsession") presenta un sound orientato verso uno stoner/sludge molto acido e psichedelico, dalle tonalità generalmente cupe e passo massiccio e cadenzato. L'ombra degli Sleep appare evidente, anche se il quintetto adotta un approccio fortemente heavy-psych. In pezzi tossici come lo strumentale "
Kolodyaz" sembra di sentire gli Otis o gli Earthless, con i lunghi solismi spaziali che degradano verso un finale liquido e atmosferico. D'altronde gli ucraini dichiarano di essersi messi insieme allo scopo di "fumare e suonare musica", ed è esattamente ciò che fanno.
Il gradiente tossico è sempre molto alto, come nella fangosa e sludgy "
4th of July" che viene un poco alleggerita dalla voce pulita e sottile di
Artyom Matiienko. Brano torpido, narcotico, ma discretamente dinamico, che piacerebbe a gente come Mars Red Sky o All Them Witches.
Più doomeggianti e stoner-groove "
Devil's knife" e "
Pandemic", pezzi lenti e pesanti con forti vibrazioni psichedeliche, mentre "
Vibrations" vira decisamente sul lato "space" e si snoda sinuosa nella corrente neo-lisergica dal taglio meditativo ed allucinatorio.
Augurando ai
Mist Tower che la tremenda situazione della loro nazione si risolva presto, diciamo che in questo lavoro ci sono dei buoni spunti. La band vuole risultare acida e stordente e ci riesce sufficentemente bene. Si nota l'influenza di colleghi più esperti, ma anche un genuino entusiasmo e buona padronanza del genere. Onesti esecutori del genere, che speriamo ritrovino il gusto della pace e della serenità nel prossimo futuro.
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