Copertina 8,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2022
Durata:36 min.
Etichetta:Hypnotic Dirge Records

Tracklist

  1. FEAR
  2. DARKNESS
  3. FALLING

Line up

  • Vittorio Sabelli: guitars, bass, keyboards
  • Kjiel: vocals
  • Sven: drums (guest)

Voto medio utenti

Notturno.
Tre lunghi brani colmi di magia.
Un viaggio, disperato e triste, all'interno delle ossessioni e della follia che flagellano la nostra psiche.

"Obsessions", opera di esordio del duo italiano sotto i vessilli della impeccabile Hypnotic Dirge Records, indaga in profondità dentro la parte più oscura di noi, ci svela quello di cui abbiamo paura, mette a nudo le nostre debolezze e, in modo doloroso, emoziona.
Le stupefacenti melodie, frutto di una miscellanea di atmospheric / depressive black metal, doom ed accenni alla musica da camera, accarezzano le nostre anime, lacerano la pelle con le improvvise esplosioni delle sei corde, dipingono paesaggi nebbiosi di fronte ai nostri occhi e trovano la propria sublimazione nelle vocals disperate, e micidiali nella loro folle espressività, della bravissima Kjiel (Eyelessight) che rende palpabile la malinconia dalla quale tutto l'album risulta avvolto e plasmato.
Ancora una volta, il songwriting di Vittorio Sabelli (Dawn of a Dark Age) si dimostra di qualità superiore e riesce ad emozionare con la "semplicità" del purissimo talento: "Obsessions" è, infatti, un album distante dalla mediocrità fin troppo imperante ai nostri giorni, è musica che nasce dal cuore e che sa ferirlo con le sue asprezze, è un concentrato di traiettorie disarmanti nel loro pathos, è il costante fluire del vento che, ora calmo, ora selvaggio, ci sbatte in faccia e ci tormenta per i nostri errori ma che, al contempo, sa accarezzarci quando è la quiete, sognante ed eterea, ad entrare in scena facendoci perdere contatto con il mondo circostante.

Fear.
Darkness.
Falling.
Le tre profonde ferite che i Notturno ci infliggono, ci fanno sanguinare e ci accompagnano per mano nella mestizia delle nostre vite alla ricerca del senso, qualora esistesse, delle nostre esistenze su un pianeta che, in fondo, non ci vuole e del quale non siamo degni.
Questa, signori miei, è la musica della fine di tutto e dei rimpianti, ma è, sopra ogni cosa, lo ripento ancora, purissima emozione.
Album spettrale e disarmante.
Capolavoro.

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 02 mag 2022 alle 18:43

CA.PO.LA.VO.RO. Entra di diritto nella top 10 dell'anno!!!

Inserito il 02 mag 2022 alle 09:55

Disco veramente impegnativo perché tocca dei punti delicati del nostro animo o almeno di chi ha una certa sensibilità, non conciliante e sicuramente un suono originale, si nota la voglia di non ricalcare nulla di già sentito. Grandi!

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