Copertina 8,5

Info

Anno di uscita:2022
Durata:49 min.
Etichetta:Frontiers Music

Tracklist

  1. STRANGE DAYS
  2. YOU GOTTA PASS IT AROUND
  3. RUNAWAY
  4. BETTER LEAVE IT OUT
  5. MIND BOMB
  6. SWEET KISS
  7. FALLING IN LOVE
  8. WAITING FOR THE WORLD TO END
  9. LET THE WHISKY FLOW
  10. SINNER
  11. CIGGIES AND BOOZE
  12. PSYCHO SKIES
  13. LOVE BREAKS
  14. YOU MADE ME

Line up

  • Carl Sentance: voice
  • Jimmy Murrison: guitar
  • Pete Agnew: bass
  • Lee Agnew; drums

Voto medio utenti

Può un gruppo nato nel 1968 dare ancora qualcosa al mondo iperinflazionato del Rock?
Assolutamente si, se parliamo degli scozzesi Nazareth uno dei più grandi - e mai abbastanza valorizzati dal mainstream - gruppi di hard rock che con questo "Surviving The Law" toccano il traguardo del 25° album in studio e celebrano il 54° anno di carriera.
Devo dire che se il precedente album "Tattooed In My Brain" mi aveva ottimamente impressionato, questo nuovo lavoro mi ha addirittura entusiasmato grazie a 14 canzoni una più bella dell'altra.
Erano mesi che non mi capitava di scapocciare e battere il piedino come mi è successo ascoltando il fenomenale brano di apertura "Strange Days" dal ritmo semplicemente irresisitibile, che ben evidenzia le coordinate musicali del disco vale a dire canzoni scarne, essenziali ma con un groove pazzesco, chitarre graffianti e ruspanti, una base ritmica potente ( si senta il basso slappato e profondo ) e, su tutto, le vocals potenti ed acute di Carl Sentance, vero trademark del gruppo.
Qui i Nazareth hanno saputo condensare il meglio con brani potenti, spesso accompagnati da chorus da cantare giusto per strizzare un poco l'occhiolino al lato commerciale come in "Falling In Love", "Waiting For The World To End" o nella già citata "Strange Days" ( che dal vivo farà sfracelli ), linee melodiche convincenti ed un songwriting che si mantiene su ottimi livelli nonostante la presenza di ben 14 brani.
Non ci sono cali di tensione e ogni brano da la giusta carica, sostenuto da un lavoro chitarristico semplice ma coinvolgente, a volte bluesy come in "You Made Me" altre volte più marcatamente heavy come in "Sinner" e comunque sempre con riff quadrati e secchi in perfetto stile hard rock.
I Nazareth stanno vivendo una seconda giovinezza anche grazie alla carica portata da Carl Sentance entrato nel gruppo nel 2015 in sostituzione dello storico singer Dan McCafferty ritiratosi per motivi di salute e, incredibile a dirsi, fanno mangiare la polvere a tanti gruppi molto più più giovani di loro.

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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