Gli
Aquilla con "
Mankind's Odyssey" sono arrivati all'esordio discografico sulla lunga distanza, grazie anche al supporto della
Ossuary Records e dopo la realizzazione di un paio di EP, "The Day We Left Earth" (2017) e "Saviors of the Universe" (2019), L'album è un concept fantascientifico, ambientato in un futuro dove l'umanità ha abbandonato la terra alla cerca di una nuova "casa". Niente di particolarmente originale, come peraltro si rivela anche la proposta della formazione polacca, che riesce comunque a metterci tanta passione e discreta personalità.
Lasciata scorrere l'intro narrata, "
Echoes of the Past", che ha il compito di introdurci nel loro concept, arriviamo a "
Arrival" e inizialmente si sente qualcosa dei Gamma Ray, ma con lo scorrere della canzone il maggiore riferimento pare essere quello di gruppi Power Metal come Hammerfall, Enforcer o Steelwing che hanno fatto propria la lezione della seminale NWHOBHM. Un'ispirazione cui gli
Aquilla si rifanno nella successiva "
Pathfinder", ed uno sguardo al passato lo danno anche per la scelta di una copertina (ad opera di
Amelia Woroszyl) che ricorda quelle della Ebony Records. L'ottimo mid-tempo "
Scarlet Skies" poi non solo evidenzia le capacità compositive dei polacchi, ma anche tutta la versatilità del cantante
Blash Raven (un nick improponibile), davvero in grado di fare la differenza, con una voce avvicinabile a quella di Olof Wikstrand, ma in grado di passare dai bassi registri ad un falsetto alla King Diamond senza alcun problema.
Qualità che emergono anche nel resto dell'album, dalla speedy "
The Awakening" sino alla conclusiva strumentale "
New Dawn of Evadera", con nel mezzo a brillare tanto la ruvida e minacciosa "
Rapt in Darkness", dove si segnala anche il guitarwork del duo
Kris Invader e
Chris Scanner (vabbè...), quanto le arrembanti "
Intersection" e "
Saviors of the Universe".
Eppure, e non se ne abbiano a male, le mie simpatie vanno soprattutto alla canzone più semplice del lotto: "
Zero", una nuova versione del loro primo singolo qui recuperata e inserita come bonus, in quanto chiaramente estranea alla narrazione, e che, sia musicalmente sia per il contesto lirico, è un po' la "Aces High" degli
Aquilla.
Mi aspetto grandi cose in futuro da questi cinque musicisti, ma già il loro presente è foriero di "metalliche" soddisfazioni.
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