Iniziamo la conoscenza con
Bekëth Nexëhmü dall'aspetto più ovvio, ma anche più 'essenziale', ovvero che ci troviamo di fronte ad una one man band (che nel 2011 aveva pero' debuttato con
'De Dunkla Herrarna' come duo) e che questo lungi dall' essere il solo progetto in cui é coinvolto il Signor
Swartadauþuz (basti pensare che lo ritroviamo negli eccellenti
Grieve,
Muvitium e
Gardsghastr solo per citare i miei gruppi favoriti) forse, però, questo é il progetto che gode più di altri di un' aurea di culto … Togliamo subito sospetti e indugi, sinceramente non capisco il perché di quest'aurea visto che la proposta di
Bekëth Nexëhmü non é dissimile da quella di altri suoi conterranei, ovvero lunghe canzoni, con riff ripetuti all'inifinito, senso di estraneamento e fuga dalla realtà grazie a degli ottimi synth, una voce riverberata all'inverosimile, una registrazione tutt'altro che epocale e il tutto abbellito da copertine rigorosamente in bianco e nero (e tutte abbastanza simili tra loro) … Questi i principali pilastri su cui si é basata l'offerta dei primi tre album, tra cui é difficile indicare il migliore (forse il penultimo
'De Fornas Likgaldrar' per via di alcuni synth e una 'non produzione' che mi ha ricordato molto l'immortale
'In The Nightside Eclipse' ) mentre questo nuovo
'De Evigas Gravrit' ci propone un qualcosa di diverso, in quanto, il tessuto musicale prima citato si é impregnato di una forte vena dark depressive che fa rallentare la velocità d'esecuzione e che trasforma le 'fughe mentali precedenti' in un qualcosa di più terreno e psicologicamente pesante e allo stesso tempo 'meno cold and freezing' ma più disturbato, (una sorta di
Anti meno ispirati per capirci). In tutta onestà i precedenti lavori della band non é che mi avessero entusiasmato più di tanto (tanto che li ho venduti tutti ahah) e questo nuovo non fa eccezione essendo, anzi, ulteriormente tedioso a tal punto che mi ero dimenticato di doverlo recensire (chiedo miseramente scusa). Gli amanti della band troveranno senz'altro di che gioire e non mancheranno di sottolineare la 'svolta' musicale, io invece colgo al volo l'occasione per riascoltarmi tutto d'un fiato le prodezze delle altre incarnazioni del Signor
Swartadauþuz perché per apprezzare un ristorante non si deve per forza amare tutto il menu' ...
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?