Gli olandesi
Wasteland Viper suonano duri e cazzuti in perfetto punk-rock'n'roll syle, pescando a piene mani dal repertorio dei Motorhead si senta il giro di basso di "
Overdrive" ( chi ha detto "Ace Of Spades"?!) che apre le danze del loro debut "
Dead Men Tell No Tales" ( chi ha detto Motorhead?) in modo più che degno.
Il rock al fulmicotone continua con "
Black Snow" con tanto di sirene stile Bomber ( ancora, chi ha detto Motorhead?), ma un altro punto di riferimento musicale sono gli Airbourne per la grinta e l'energia profusi come nella veloce tiltetrack mentre "
Feeding The Madness", per la sua urgenza ritmica, mi ha ricordato i Danko Jones.
L'ascolto del disco è scorrevole e veloce proprio come la musica dei Wasteland Viper ( "
Nineteen-Fourteen" e "
Live By The Day" vi trascineranno via col loro ritmo incalzante ), abbiamo solo un calo di tensione con una canzone un pò avulsa quale "
Different World".
Ma per fortuna è solo un episodio, basta infatti sentire "
Steed The Steel" per riportarci sui solidi binari tutto fumo e velocità alla Motorhead
Come avrete capito, siamo di fronte ad una energica band di heavy-rock che non stravolge i dettami del genere ma che riesce invece ad estrapolarne i lati migliori ( vale a dire quelli più sanguigni e veraci ) seppur ampiamente derivativi e se il rock'n'roll significa sudore ed attitudine, i Nostri ne fanno sicuramente parte.
Unico appunto, ma è il classico pelo nell'uovo, è la produzione poco
loud per il genere proposto, con una batteria un pò troppo secca, stile "piatti dell'Ikea" per intenderci.
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