I
Devil's Train si possono definire come la risposta Europea ai Black Label Society, The Dead Daisies e Black Stone Cherry.
Il singer e master-mind RD Liapakis (Mystic Prophecy, Steel Prophet), il batterista Jörg Michael (ex-Saxon, Stratovarius, Axel Rudi Pell, Running Wild, etc.), Jens Becker (Grave Digger, ex-Running Wild) e il chitarrista Dan Baune (Lost Sanctuary, ex-Monument) formano un super gruppo di assoluto livello che, prevedibilmente, ha tirato fuori un grande album di caldo e torrenziale hard rock venato di metal.
Le danze vengono aperte da un blues micidiale "
The Devil & The Blues" in grado di risvegliare i morti, seguito dalla veloce "
Girl Of South Dakota" che sprizza energia e sesso da ogni nota, grazie all'interpretazione vocale calda e avvolgente di R.D. Liapakis.
I Nostri suonano potenti, melodici e "sporchi" unendo riff quadrati con tanto groove, in un mix che alterna pezzi lenti e cadenzati ( "
Risin On Fire" ) a pezzi tipicamente hard rock in odore di Whitesnake ( "
You Promise Me Love"), ad altri quali la titletrack in grado di evocare deserti e sabbia.
Le capacità esecutive del combo sono notevoli, e con una simile line-up non poteva essere diversamente, ma soprattutto il songwriting pur rimanendo confinato entro schemi ben delineati, risulta vario e sempre di altissimo livello, passando dalle ritmiche frizzanti di "
More" agli intrecci funky blues di basso-chitarra di "
In The Heat Of The Night", "
Small Sex Tonite" riporta in alto le ritmiche e le liriche sesso-rocknroll ("
she likes play to me the game of '69" ), mentre "
RnR Voodoo Child" suona come un pezzo dei migliori Black Stone Cherry.
Il motore del "Treno Del Diavolo" libera energia viscerale, southern sleaze e sex appeal in grandi quantità, un vero must per tutti gli amanti di queste sonorità.
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