Opeth - In Cauda Venenum - Extended Edition

Copertina SV

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2022
Durata:166 min.
Etichetta:Atomic Fire Records

Tracklist

  1. GARDEN OF EARTHLY DELIGHTS
  2. DIGNITY
  3. HEART IN HAND
  4. NEXT OF KIN
  5. LOVELORN CRIME
  6. CHARLATAN
  7. UNIVERSAL TRUTH
  8. THE GARROTER
  9. CONTINUUM
  10. ALL THINGS WILL PASS
  11. LIVETS TRäDGåRD
  12. SVEKETS PRINS
  13. HJäRTAT VET VAD HANDEN GöR
  14. DE NäRMAST SöRJANDE
  15. MINNETS YTA
  16. CHARLATAN
  17. INGEN SANNING äR ALLAS
  18. BANEMANNEN
  19. KONTINUERLIG DRIFT
  20. ALLTING TAR SLUT
  21. THE MOB
  22. WIDTH OF A CIRCLE
  23. FREEDOM & TYRANNY
  24. PöBELN
  25. CIRKELNS RIKTNING
  26. FRIHET & TYRANNI

Line up

  • Mikael Åkerfeldt: vocals, guitars
  • Fredrik Åkesson: guitars
  • Martin Mendez: bass
  • Martin Axenrot: drums
  • Joakim Svalberg: keys

Voto medio utenti

Il senso di certe ristampe e riedizioni spesso mi lascia perplesso, come in questo caso: diciamocela tutta, in questo caso l'utilità è nulla visto che "In Cauda Venenum" non è di certo un disco stampato eoni fa o in quantità limitate, anzi, tutt'altro.
Pure io come il buon Gabriele Marangoni sono uno di quelli che ha apprezzato e difeso la svolta totalmente vintage e revivalista degli ultimi Opeth, seppur "Heritage" fosse un disco troppo (TROPPO) calligrafico nei confronti del glorioso Pop Progressivo che fu e ad un "Sorceress" con evidenti problemi di missaggio.

Detto questo pur se "In Cauda Venenum" lo trovi un disco di sufficiente livello, rispetto ai precedenti lavori ho trovato un certo immobilismo sonoro, quasi si stesse parlando di un "Sorceress 2.0", con il difetto di accartocciarsi troppo su se stesso nelle canzoni più lunghe ed elaborate.

L'Extended Edition qui presente oltre a includere le due versione (inglese e svedese) dell'album originale, include un altro disco bonus con tre inediti in lingua inglese e le rispettive versioni in lingua svedese. "The Mob", "Width of a Circle" (questa un piccolo bijoux Hard Prog) e "Freedom & Tyranny" mostrano come Mikael Åkerfeldt sia sempre molto attento alle melodie e agli arrangiamenti sempre molto ben curati, con mellotron e tastiere avvolgenti, parti acustiche sinuose ed eleganti, oltre alle varie armonizzazioni vocali. Questo è racchiuso in tre canzoni concise e non dispersive che potrebbero segnare un nuovo corso per la band svedese, più concisa e attenta a sintetizzare le sue idee.

Certo, per chi ha già la versione liscia dell'album la ristampa è assolutamente ignorabile (a meno che non si è dei collezionisti, ma in quel caso è un altro paio di maniche), mentre per chi è nostalgico di certe sonorità e ne è a digiuno la cosa potrebbe farsi interessante, tenendo sempre bene in considerazione di non ritrovarsi tra le mani un nuovo "Moving Waves" o un altro "Space Shanty".
Va da sé che se siete tra quelli che sentono la mancanza degli Opeth Prog/Death qui non li ritroverete di certo.

Recensione a cura di Seba Dall

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