Assolutamente ambiziosa e monumentale, almeno nelle intenzioni originali, l’opera dei finlandesi
Depressed Mode, partorita dalla mente del suo leader
Otto Salonen e intitolata
Decade Of Silence (ogni riferimento al periodo di inattività della band, durato dal 2010 al 2020, NON appare puramente casuale!).
MODALITA’ "DEPRESSED": ON
Il disco infatti, si immerge da subito in un’atmosfera cupa e decadente, essendo caratterizzato da opulente orchestrazioni dal sapore opprimente e da composizioni melodiche dalla fortissima connotazione malinconica, da cui traspare un enorme senso di inquietudine, che attanaglia l’ascoltatore dritto alla gola, sconfinando spesso nella drammaticità vera e propria.
Tuttavia, nonostante le lodevoli intenzioni della band e le angoscianti parti sinfoniche, che quindi assolvono in pieno il loro dovere, soprattutto in corrispondenza di alcune tracce (su tutte, spicca l’iniziale
Death Walks Among Us o
Parasites Of Mind), l’album risulta eccessivamente confuso nei vari capitoli in cui si snoda, all’interno dei quali sembra mancare un vero e proprio filo conduttore che delinei la direzione intrapresa dalle varie tracce, le quali, dal canto loro, si rivelano troppo prolisse e sfilacciate, venendo oltretutto infarcite, oltre che delle abbondanti orchestrazioni, di cori e voci femminili che accompagnano il growl di
Salonen ma di cui, onestamente, non si sente assolutamente il bisogno.
Il sound della band è fondamentalmente basato su un classico symphonic-death, che sovente sfocia in un funeral-doom, a dire il vero, alquanto piatto (anche se potrebbe eventualmente essere apprezzato dagli strenui estimatori del genere), rappresentato da brani, ancora una volta, lunghi e senza mordente, quali
Endless November,
Dissociation Of The Extinguished Mind o la conclusiva suite
Aeternus (12 minuti che personalmente mi sono sembrati davvero eterni!).
La sensazione finale è che la proposta musicale dei
Depressed Mode sia oltremodo eccessiva, sotto tutti i punti di vista e che, inoltre, finisca per abusare di elementi assolutamente superflui e male assemblati tra loro, risultando caotica e difficilmente digeribile.
Decade Of Silence è, in conclusione, un disco su cui i
Depressed Mode hanno puntato davvero tanto, trattandosi di un’opera sinfonica (forse un concept?) che ha sancito il ritorno, dopo una lunga assenza, della band finlandese, animata indubbiamente da buone intenzioni e autrice di composizioni orchestrali anche gradevoli ma, alla lunga, questo lavoro rimane vittima delle sue stesse esagerate ambizioni, finendo per essere inghiottito dalla propria corposità, nonché dalla propria disordinata complessità, entrambe palesemente eccessive, che lo rendono simile ad un'enorme e gelatinosa massa musicale indefinita, priva di forma, sapore e colore.
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