Caldo, sole battente, spiagge infinite, un mare con onde da cavalcare, allegria, spensieratezza... l’immaginario del Surf (e della Surf Music) di sicuro non sono esattamente legati alla Finlandia, ma semmai a posti come la California, le Hawaii o l’Australia, eppure la sempre valida
Svart Records, scandagliando l’underground del nord Europa è riuscita a scovare una band Surf Rock proveniente proprio da Helsinki!
Se già questo è sorprendente, beh, sappiate che i
Mary Ann Hawkins sono al tempo stesso vicini ma anche lontani dal loro genere d’appartenenza: certo abbiamo sempre quel Surf Rock allegro, frizzante, solare e spensierato nato da un incrocio tra il R’nR, il Rockabilly, il Blues ed il Pop, ma il gruppo finlandese con una certa spregiudicatezza mette al bando tutto l’apparato vocale tipico del genere con quei cori e quelle armonizzazioni vocali tipiche del Doo-wop dell'America anni '50/60.
Con una sola idea ecco che in parte il genere cambia sostanza e i vari temi musicali proposti sono terribilmente orecchiabili, leggeri all’ascolto e non molto impegnativi (dopotutto non parliamo di un arzigogolato disco Jazz Rock alla
Mahavishnu Orchestra giusto per intenderci) ma sorprendentemente ben congeniati.
Atmosfere spesso quasi mariachi grazie ad un uso magistrale dei fiati, cavalcate su cavalcate, intrecci chitarristici, motivetti ballabili…
Tutto funziona tremendamente bene e in mondo un po' grigio e a volte cupo, un po’ di colore e vivacità non può che far bene: davvero una gran bella sorpresa questo gigantesco omaggio alla cultura Surf.
Mi auguro che questo sia il primo di una lunga serie di dischi, perché i
Mary Ann Hawkins hanno tutte le carte in regola non solo per crescere, ma visti i presupposti anche di imbastire su una carriera molto interessante e apprezzabile.
E brava la
Svart Records che scova queste chicche…
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