Gli
Streets rappresentano il passaggio nell'heavy rock dagli anni '70 agli eighties, in tutto e per tutto. Nati dopo che il cantante
Steve Walsh abbandonò i
Kansas e grazie all'unione con il formidabile chitarrista dei
City Boy Mike Slamer, la band esordì nel 1983 con "
1st", sempre su
Atlantic, grazie ai servigi di
Neil Kernon alla produzione.
Il debutto è più aspro come sonorità, lontano dalla navicella madre Kansas, dove gli spunti barocchi sono totalmente assenti, a favore di un hard rock spigliato e in certi punti spigoloso e per questo, come si diceva, totalmente dentro le sonorità anni '80.
Mentre "
Crimes In Mind" è più' maturo e con qualche spunto aor in più e già preannuncia alcune cose di '
Power' dei Kansas, il disco che vede il rientro proprio di Steve Walsh e la conseguente fine di questi bravi Streets, che della partita vedono presente anche il bassista dei Kansas,
Billy Greer.
Scartando dunque a malincuore il pur ottimo debutto (dove ci sono brani 'ponte' come '
Move On') ci occupiamo del suo successoreche, come detto, smussa alcune asprezze del debutto e risulta meglio arrangiato.
"
Don't Look Back" parte decisa con un riff di chitarra quasi robotico, e la bellissima voce di Steve Walsh che pittura il primo refrain perfetto. "
The Nightmare Begins" è un piccolo classico, ripreso in tempi più recenti dai bravissimi
Steelhouse Lane di '
Slaves Of The New World'.
"
Broken Glass" e' una ballad dallo sviluppo armonico robusto ed è molto vicina ai Kansas di "Power". "
Hit & Run" possiede un riff svelto ed una grande sezione ritmica per un brano che cesella grande class-metal, mentre la title track e' estatica, con un coro davvero irresistibile.
"
I Can't Wait" possiede cascami di tastiere che accompagnano un mid tempo fantastico dove Steve fa ancora la parte del leone con una linea melodica difficile da replicare.
"
Gun Runner" ha arrangiamenti futuristici per una delle canzoni più stranianti dell'intero album, ma con delle hook liners ancora una volta vincenti.
"
Desiree" è 'pizzicata' con ancora una volta melodie in pieno Kansas style di Power.
"
Rat Race", nessuna relazione con il brano dei
Legs Diamond, è giocata tra class metal e aor.
Chiude "
Turn My Head" lanciata ancora una volta de ritmi sferzanti e galoppanti.
"Crimes In Mind" assurge a classico minore dell'aor e come detto non disdegna passaggi in territori anche più hard. Se avete amato "Power" dei Kansas molta della fonte di ispirazione risiede in questi solchi.
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?