Dici Tampa e sai cosa ascolti, difatti questo nuovo album dei floridiani puzza di death metal lontano un miglio.
Qui la formula è rodata, chiari riferimenti ai capisaldi del genere,
Morbid Angel in primis con produzione chiara e potente e soprattutto tanta voglia di mazzolare, ma basterà?
Quarto album pubblicato a due anni di distanza dal precedente e terzo album per
Hells Headbangers, il trio si presenta con un lavoro diviso tra pezzi originali e cover di band che li hanno influenzati come la formazione guidata da
Trey Azagthoth,
Pestilence, Shub Niggurath ecc.
Comincio col dire che chi cercasse novità, qui non ne trova manco mezza; brani canonici che non rimangono in testa, per carità, le capacità tecniche ci sono tutte, basta sentire la titletrack che apre questa nuova fatica; pezzo tellurico alternato a sfuriate in blast beats, voce urlata e irosa e riffing marcissimo ma non basta.
Purtroppo a me non basta, vorrei sentire la personalità, pure le cover che sono eseguite fedelmente e aggressive il giusto non hanno un zinzinino di quid e intensità sentita, il lavoro è fatto discretamente bene ma mi risulta difficile mettermi nei panni dell’acquirente tipo e sceglierli tra la marea di uscite molto uguali fra loro, peccato.
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