Dodici albums in quasi venticinque anni di attività sono una media niente male per il gruppo dell'ex Sepultura Max Cavalera, che con "
Totem" nulla aggiunge e nulla toglie alla formula vincente cui ci ha abituato.
I
Soulfly infatti ripercorrono i sentieri sicuri ed ampiamente battuti di un Thrash groovoso dominato dalle urla lancinanti - e ampliamente filtrate - di Cavalera, propinatore di riff veloci ed assassini come nel proiettile iniziale "
Superstition".
Un inizio indubbiamente efficace che farà la gioia dei thrashers più accaniti, la forza brutale è solo parzialmente mitigata dalla ricerca di melodie orecchiabili mentre un pò troppo scarsa è, a mio avviso, la matrice tribale che è sempre stata il tratto dominante del Soulfly-sound, almeno nei primi lavori.
In "
Totem" invece abbiamo prevalentemente canzoni veloci che uniscono Thrash a richiami Death Metal come in "
Rot In Pain" e "
Scouring The Vile" - con John Tardy degli Obituary come ospite - mentre nella titletrack troviamo il classico Soulfly mid tempo-style che poi dirompe in velocità, alcuni brani sono un pò anonimi ("
Ancestors" , "
The Damage Done"), altri risultano più interessanti come la potente "
Ecstasy Of Gold", la strumentale e suggestiva "
Soulfly XII" e la conclusiva, lunga "
Spirit Animal" nella quale finalmente convivono riff thrash con ritmiche tribali.
Ormai il gruppo di Max Cavalera viaggia da anni col pilota automatico azionato, talvolta tale viaggio riesce bene, altre volte risulta invece un pò noioso, come si pone
"Totem" in questo contesto ? Tra i vecchi e più recenti Soulfly, "
Totem" tenta di eguagliare i fasti degli inizi, riuscendosi però solo parzialmente.
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