Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2022
Durata:58 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. ZAWòŁANIé
  2. CHôŁPNA PùSTOSC
  3. NIEŻëWI SZôŁ
  4. CZôRNY PŁóMN
  5. OBARCHNIéLC
  6. KRZIK
  7. DZéŃ KùŃCA
  8. WòLNOTA
  9. PRZëRACZëNIE
  10. NIEBëLNIK
  11. NIEPòRZĄDK PRZIŃDZE
  12. WëCHWôLENIé GWIôZD
  13. STOLEM ÓD NORDë

Line up

  • Bahl'al: everything

Voto medio utenti

Durante l'estate, dopo essere stato in montagna a cercare refrigerio ed al mare per ammirare i seni delle belle donne, mi sono dedicato, come ogni stagione a dire il vero, all'attività di investigazione del più profondo underground musicale per saziare la mia voglia di "nuovo" e scoprire qualche perla nascosta, soprattutto considerando che, sempre più spesso, il mercato main stream del metal ci offre porcherie una dietro a quell'altra.

E' proprio in questa maniera, un po' demodè se volete, che sono incappato in Bahl'al (eccolo a voi)

Immagine

e nei suoi, strabilianti, Muirthemne, one man band polacca che ha, letteralmente, dilaniato il mio cuore, e la mia anima, con il suo black metal "antico", feroce, a metà tra Kampfar ed Arckanum così perfettamente bilanciato tra piglio guerresco ed atmosfera sciamanica.
"Chôłpna Pùstosc", interamente cantato in lingua Kashubiana, un antico dialetto polacco, è un album devastante nella sua brutalità e sorprendente nelle sue melodie rarefatte che sono in grado, praticamente in ogni pezzo, di provocare brividi di piacere lungo la schiena in una modalità assolutamente naturale e dannatamente affascinante.
Due le caratteristiche distintive di un lavoro perfetto: il riffing, assassino ed ispirato come non sentivo da tempo, che dipinge traiettorie e paesaggi maestosi con poche semplici note, e poi lo scream angosciante e ricco di pathos di Bahl'al che urla, senza sosta, disperati inni di gnosticismo cosmico che ti si ficcano tra le carni, le lacerano e ti lasciano sanguinante di fronte ad una rabbia cieca e proveniente da così lontano che non se ne vedono i contorni.
Muirthemne rilascia quello che, con pochi dubbi, sarà il disco dell'anno in materia di black metal "tradizionale" e ci fornisce un chiaro esempio di mistica superiorità e profondissima dedizione al vero valore del messaggio insito nella musica che, per forza di cose, nessun amante della vera arte estrema dovrà mai lasciarsi sfuggire al fine di poter godere di questo possente, ritualistico e oscuro messaggio anti cosmico.

Emozioni purissime per una gemma purissima.

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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