I barbari sono tornati, e sono pronti a conquistare il mondo a colpi di “regressive metal”!
Stanchi di ascoltare le solite solfe in radio? Non trovate nulla di eccitante nel solito fanfarone preconfezionato che ci propina la televisione presentandolo come “artista” ma non sarebbe nemmeno capace di vendere il detersivo porta a porta?
Ci pensano questi tre toscanacci a farvi svegliare con gusto; prendete il black metal vecchia scuola degli anni 80, certa epicità oscura, il miglior grezzo speed/thrash e frullateli assieme e otterrete il metallo regressivo e scusatemi, a me piace un casino.
Già mi ero infatuato di questi tre tipacci tre anni fa con il loro precedente album, ora la conferma, questi vanno dritti al sodo già con la titletrack che apre il nuovo lavoro; partenza velocissima, qui si respira il metal old school con un vocione rasposo e cattivo ma con dei cori che recano l’impronta infuocata del metallo più classico, basta sentire l’intermezzo cadenzato.
“
Whispers my name” è un mid tempo condito con fierezza e truce sguardo verso i nemici; il tutto poi cambia marcia con una cavalcata che richiama gli
Omen dei tempi belli e sul finale si innesta la quinta tirando a tutta birra.
Si chiude con “
Regressive metal”, ovvero come il terzetto ha ribattezzato il proprio stile; qui c’è tutto quello che può far godere chi come me ama la sostanza; qui si picchia duro con un pezzo in stile
Celtic Frost, c’è persino il famigerato “Uh!” di fabbrica warrioriana.
Se pensate all’ennesimo prodottino senza arte ne parte siete fuori strada, i nostri fanno legna e non si perdono in fronzoli, da avere.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?