Ventisei albums in 41 anni di carriera. E' questo l'incredibile score dei nipponici
Loudness, ormai da tempo una vera e propria istituzione del metallo d'oriente; la band del funambolo delle sei corde
Akira Takasaki si è costruita la sua fama album dopo album, tour dopo tour, e ancora ricordo quel lontano 1989 quando comprai "Soldier of Fortune" attratto dal tutolo e dalla copertina, per scoprire una gran band con il buon MIke Vescera, che allora si occupava delle parti vocali.
Tantissima acqua è passata sotto i ponti da allora, ma la band è riuscita a navigare mari spesso tumultuosi, approdando in questo 2022 ad un doppio cd, "
Sunburst", uscito in effetti alla fine del 2021 ma distribuito solo da luglio in Europa.
E la musica che ci attende, una volta premuto il tastino play, è quanto di più "Loudness" vi possiate aspettare: canzoni solide e puramente heavy metal, riffose e potenti, costruite intorno alla chitarra di Takasaki che, dopo tutti questi anni, non ha perso un'oncia del talento e della maestria allo strumento. L'album è decisamente lungo, ma non per questo meno fruibile, complici melodie accattivanti, una produzione un po' raw ma nel senso buono, con la batteria in faccia e dei bei chitarroni grossi; l'unica discriminante qui potrebbe essere il fatto che molti di questi brani siano cantati in giapponese, ma questo per me non fa che aumentare l'aura di fascino di questo disco, senza intaccarne la qualità.
Di bands consistenti, costanti e concrete come i Loudness ce se sono davvero pochine; "Sunburst" è un monumento ad un chitarrista fenomenale, e ad una band che merita forse più di quanto abbia raccolto. Chapeau.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?