Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2022
Durata:68 min.
Etichetta:Better Noise Music
Distribuzione:Kinda

Tracklist

  1. THIS IS MONGOL
  2. YUT HöVENDE
  3. TRIANGLE
  4. TEACH ME
  5. UPRIGHT DESTINED MONGOL
  6. SELL THE WORLD
  7. BLACK THUNDER
  8. MOTHER NATURE
  9. BII BIYELGEE
  10. SEGEE
  11. SHIHI HUTU
  12. TATAR WARRIOR
  13. BLACK THUNDER (EXTENDED)

Line up

  • Galbadrakh "Gala" Tsendbaatar: throat vocals
  • Nyamjantsan "Jaya" Galsanjamts: throat vocals
  • Enkhsaikhan "Enkush" Batjargal: throat vocals
  • Temuulen "Temka" Naranbaatar: backing vocals
  • Unumunkh "Ono" Maralkhuu: percussion
  • Jambaldorj "Jamba" Ayush: guitars
  • Nyamdavaa "Davaa" Byambaa: bass
  • Odbayar "Odko" Gantumur: drums

Voto medio utenti

Se c'è una cosa che mi fa impazzire del mio lavoro qui su Metal.it, è il fatto che l'heavy metal, in tutte le sue sfaccettature, continui a sorprendermi, proponendomi ogni tanto qualcosa di nuovo e completamente inaspettato. Ammetto che non capita molto spesso, o non così spesso come in passato, ma questo se possibile aumenta il valore di questi rari momenti.

Tutto questo cappello introduttivo solo per dirvi che sto per parlarvi di un album di folk metal mongolo, cantato in mongolo e suonato (anche) con strumenti tipici mongoli!

Loro sono i The Hu da Ulan Bator, e se ne fa un gran parlare ultimamente, così ho proposto al sommo Graz di affidarmi codesta recensione. E quello che non mi aspettavo si è dipanato al cospetto delle mie orecchie.
i The Hu, in pratica, costruiscono le loro canzoni su una base heavy metal solitamente cadenzata e marziale; a questo sostrato la band aggiunge l'uso di strumenti tipici, spesso a corda, ma soprattutto una miscela vocale davvero particolare (i The Hu hanno ben QUATTRO cantanti in line-up); il canto mongolo, infatti, è un canto molto gutturale, basso e monocorde; per farvi un paragone veloce quanto improvvisato, mi vengono in mente i canti tipici della tradizione sarda.

Il risultato è decisamente interessante, e la band si è sforzata di produrre l'album in modo 'occidentale', cercando di ottenere ritornelli chiari e melodie ricordabili.

Un esempio su tutte sia la opener "This is Mongol", che sembra un pezzo dei Rammstein! La band continua a ripetere "Hu!, Hu!" a ogni pié sospinto, e mentre la voce principale detta la linea, gli altri colorano con questi bassi continui davvero suggestivi.

E' heavy metal, insomma? Direi di sì, o almeno è rock più o meno duro. Il tutto risulta un po' monotono, dopo un po'? Purtroppo sì, le strutture si assomigliano tanto l'una all'altra. Vale la pena? Beh, qui potremmo parlarne per ore! Un album come "Rumble of Thunder", una musica come quella dei The Hu, per loro natura, non possono che essere apprezzati soggettivamente. Esperimento culturale sicuramente interessante, ma dategli prima un ascolto, per capire se il Mongol Metal è nelle vostre corde.

Recensione a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

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