In concomitanza con l'uscita dell'Anniversary deluxe edition di "
In Nomine Satanas" dei Venom, ecco la nuova release dei
Venom inc “
There’s Only Black” (coincidenza?)
Per chi non lo sapesse, i Venom Inc. nascono per volontà di Jeff “Mantas” Dunn e Anthony “Abaddon”, due dei membri originali dei Venom.
Alla voce e al basso è stato poi chiamato Tony “Demolition Man” Dolan, che con la band di Newcastle aveva inciso, all’indomani della fuoriuscita di Conrad “Cronos” Lant e del ritorno di Mantas, tre album tra il 1989 e il 1991: Prime Evil (1989), Tear Your Soul Apart (1990) e Temples of Ice (1991).
Tutto in famiglia, quindi, anche se poi Abaddon ha lasciato i Venom Inc per dissidi personali ed è notizia di questi giorni che sta lottando contro un tumore - in bocca al lupo per questo -.
Se il primo lavoro "
Avè" mi aveva ottimamente impressionato, fortunatamente questo nuovo album non è da meno riuscendo ad essere convincente in tutti i suoi 12 brani che, di "Black", non hanno proprio nulla quanto invece sono composizioni di veloce e tirato Heavy Metal sporcato qua e la' da accenni Thrash.
Chiariamo subito che i Venom Inc non godono di quell'aurea malsana, sgraziata e marcia degli (originali) Venom di Cronos & C, ormai quei tempi sono andati per sempre e fa un pò sorridere notare la perdurante ostinazione di voler sembrare infernali e seguaci di Satana a tutti i costi nelle liriche, ma d'altronde questo è il leit-motiv che da sempre muove le gesta dei vecchi (e nuovi) Venom così come dei Venom "alternativi".
Piuttosto a me pare che i Venom Inc, col loro metal un pò old school ma anche moderno e chirurgico, se la giochino alla grande coi Venom di Cronos che con l'ultimo album "
Storm The Gates" del 2018 sono tornati a minacciarne il trono.
"
There's Is Only Black" parte subito co 2 rasoiate letali quali "
Infinutum" e la slayeriana "
How Many Can Die", fortunatamente il buon Mantas non ha perso un'oncia della sua abilità di riff maker ( un pò in sordina nei vecchi Venom, oscurata dall'ingombrante figura del carismatico frontman ), coadiuvato dal vocione e dal basso roboante di Demolition Man.
Le composizioni sono scarne ma dannatamente efficaci e potenti ("
Come To Me"), in "
Don't Feed Me Your Lies" la chitarra iniziale ricorda quella del classico "
Buried Alive" per poi lanciarsi in uno shredding micidiale, uno dei brani di maggior presa sicuramente, le linee vocali d Demolition Man riescono ad essere eterogenee e potenti e questo giova ad un songwriting già vario che rende piacevole l'ascolto dei brani.
"
Man's As God" è un altro pezzo da 90 tirato e letale nel suo riffama ancora di slayeriana memoria, il lavoro scorre via che è un piacere senza riempitivi, "
Burn Liar Burn" è più ragionata e gioca su un bell'arpeggio iniziale che fa pensare ad una power ballad salvo poi prendere velocità nei minuti finali con una sfuriata metal degna dei vecchi tempi.
Anche i brani posti in chiusura di disco non solo non deludono ma rimangono su coordinate sempre potenti, veloci ( "
The Dance" ) confermando come non sia affatto necessario stravolgere i canoni classici per suonare musica dannatamente efficace e squisitamente "
Metal" nell' accezione più classica del termine.
Bravi Venom Inc, speriamo solo di non dover aspettare altri 5 anni per un nuovo disco!
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