Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2022
Durata:61 min.
Etichetta:Independent

Tracklist

  1. BURIED ALIVE
  2. A NEW LEASE OF LIFE
  3. UNTIL WE DROWN
  4. INNER CAPTIVITY
  5. FOR THOSE WHO DIED
  6. DESCENDING NIGHT
  7. THE OATH
  8. CLAWS OF FAITH (INTERLUDE)
  9. FALSE PROPHECIES
  10. DECAPTACON
  11. BLACKENED SKIES

Line up

  • Ralf Präkelt: drums
  • George Trentsios: bass
  • Jean-Claude Cecilla Aguilar: guitars
  • Lennart Strack: guitars
  • Joshua Dominik: vocals
  • Marcel Tylka: guitars

Voto medio utenti

Forse un pò troppo lungo (61 minuti!), ma indubbiamente convincente il secondo lavoro in studio di questi tedescacci brutti, sporchi e cattivi, ma dall’animo nobile, che rispondono al nome di Decaptacon.

La band, originaria di Lünen, cittadina sita nella regione della Westfalia, partorisce un album massiccio e spigoloso, ma anche tremendamente curato nella tecnica e soprattutto nelle composizioni melodiche, intitolato For Those Who Died.

Quest’ultima fatica discografica, se da un lato non aggiunge nulla a quello che già conosciamo in ambito melodic-death, dall’altra parte, ci propone una commistione veramente ben fatta tra scontrose linee death-thrash e più morbide aperture musicali, dalla connotazione spesso drammatica, ma comunque sempre particolarmente animose, ne è un fulgido esempio l’iniziale Buried Alive.
Il vero e proprio punto di forza di questo disco in effetti, è la sorprendente facilità con cui le ficcanti melodie si insinuano, in ogni istante, all’interno delle strutture particolarmente granitiche dei brani. Tale capacità la si deve soprattutto all’opera delle tre chitarre (autrici di un lavoro assai eterogeneo, spaziando da riffs ad assoli, da arpeggi a fraseggi o altri virtuosismi) che non conosce soste, lungo tutto la durata dell’album.
I 3 axemen infatti, Jean-Claude Cecilla Aguilar (il più longevo) e i neo arrivati Lennart Strack e Marcel Tylka, tessono in continuazione trame di pregevole fattura, intense e suadenti, che prendono per mano l’ascoltatore e lo accompagnano in un lungo viaggio verso l’abisso, dal quale tuttavia, viene sempre tratto in salvo, grazie alla musicalità, sempre presente, ed alle coordinate tracciate dalla sezione ritmica, ad opera del batterista Ralf Präkelt e del bassista George Trentsios, mentre il growl del nuovo frontman Joshua Dominik, funge da vera e propria guida e consente di non smarrirsi all’interno della totale oscurità che avvolge le tracce.

Se volessimo trovare dei termini di paragone, per cercare di inquadrare lo stile musicale dei Decaptacon, dovremmo rivolgere il nostro sguardo a Nord, verso la Finlandia, in particolare dovremmo dirigerci verso formazioni come Insomnium o Omnium Gatherum, rispetto alle quali tuttavia, i tedeschi insistono maggiormente sulle fondamenta thrash-death delle loro composizioni e su ritmiche più cadenzate, che però poi accelerano improvvisamente (vedasi brani quali Inner Captivity, Descending Night, False Prophecies o la conclusica Blackened Skies).

For Those Who Died è un album che trasuda un particolare fascino oscuro, del tutto personale, in ogni sua singola sfumatura, un lavoro che seduce l’ascoltatore, proprio grazie a delle melodie intense e dannatamente malinconiche che, pur essendo inserite all’interno di un contesto musicale assai robusto, emergono sempre, offrendo un valido spunto per riflessioni intime e profonde.



Recensione a cura di Ettore Familiari

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