Gli statunitensi
Shalyon, attivi dal 2014, arrivano solo adesso al primo debut album, peraltro autoprodotto ed auto-distribuito. La proposta della band è un symphonic metal moooolto debitore verso i Nightwish di Tarja, con le tastiere che in questo caso prediligono un approccio più neoclassico, quindi scale diminuite, clavicembali e pianoforti, e meno fanfare.
Musicalmente, il combo è tecnicamente capace, e la voce di
Susie Uher Jiménez sa destreggiarsi tra parti più 'canoniche' e momenti da soprano, che la cantante gestisce con sicurezza.
Certo, un album come "
The Initiation Of A Timeless Voyager" soffre inevitabilmente di derivatività e rischia di essere giudicato per la poca originalità, ma invece qui ci sono buoni arrangiamenti, un sound ben più che decente ed una buona costruzione del brano.
Il consiglio è di dargli un ascolto; io credo che potrebbero piacervi e non poco (se non guardate i video, fatti con ventimila lire del vecchio conio), la band è giovane e ci crede un sacco; soprattutto poi, se siete delusi dalle ultime svolte
lounge di Holopainen e soci; qui almeno potrete godervi un'oretta di buon symphonic METAL.
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