Se esiste una definizione in musica di 'album da sei', questo sarebbe "
When Kingdoms Fall" dei belgi
Solitude Within. Tutto in questo album è messo al posto giusto, ma non brilla, ma non è male, ma neanche benissimo... La voce di
Emmelie Arents piace ma a volte è troppo tirata via; le canzoni sono potenti e ben costruite, ma a volte si avvitano in cliché triti e ritriti; il mix è fatto bene, ma poi è masterizzato da cani...
La band trae il proprio monicker dall'omonimo brano degli Evergrey, e da questi pesca anche un'attitudine malinconica e 'lamentosa' al suo symphonic metal. Ci sono momenti che mi convincono di più, come la struggente "
I'm not Lost" o la opener "
Beautifully Broken", che strizza l'occhio ai Delain che furono, ma molti altri che invece non mi lasciano niente, né in positivo né in negativo, che forse è il peggiore dei mali. Ascoltare per credere: la title track in calce; assomiglia a QUALUNQUE canzone symphonic metal abbiate mai ascoltato, ma non è male, ma non brilla... ecc ecc ecc.
Ripeto: per l'ascoltatore appassionato di symphonic metal, i Solitude Within potrebbero essere un buon ascolto, e l'album si lascia fruire con piacere. Ma, ecco, se proprio dovessi assegnargli un voto...
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