Copertina 8

Info

Anno di uscita:2022
Durata:56 min.

Tracklist

  1. ANUNNAKI
  2. DOMINION DAY
  3. THE DEAFENING
  4. LANDSLIDE
  5. SORROW AND EXTINCTION
  6. BEYOND THE SUN
  7. AWAKE
  8. MOMENTOUS
  9. PRAIRIE SAILOR
  10. BEACONS

Line up

  • Tyler Corbett: bass
  • Cody Anstey: drums
  • Krzysztof Stalmach: guitars
  • Reed Alton: vocals
  • Bobby Harley: vocals, guitars

Voto medio utenti


"Welcome To The New Wave Of Prog-Power Metal"


Bene, ora che ho catturato la vostra attenzione con tale affermazione (naturalmente esagerata, complice qualche birretta di troppo!), cari i miei amanti del progressive, posso finalmente, in maniera più pacata e diplomatica, trasmettervi il mio messaggio:
Tenete bene a mente il nome degli Osyron, perché questa band di talento ne ha davvero parecchio e, ne sono certo, vi sorprenderà!

I canadesi, che già col precedente “Kingsbane” (bissato dall’ EP “Foundations”) avevano ampiamente dimostrato tutta la loro bravura, fanno ancora una volta centro con il nuovo Momentous, un disco riuscitissimo, che farà felici i nostalgici dei tempi d'oro del genere.

Forti di una line-up ormai consolidata, che vede Krzysztof Stalmach e Bobby Harley alle chitarre, l'ottimo Reed Alton alla voce, Tyler Corbett al basso e Cody Anstley alla batteria, gli Osyron ci propongono uno stile che affonda le sue radici in elementi che in natura si trovano agli antipodi, come melodia ed aggressività, in grado qui di convivere armonicamente, grazie alle abilità tecniche, ma soprattutto espressive, dei propri componenti.

Eleganza, musicalità, ma anche una tremenda incisività, che spesso sfocia in autentiche sferzate di rabbia incontrollata, generando un'improvvisa, ma gradevole, violenza sonora, in grado di rompere la linearità degli schemi; sono queste le principali caratteristiche di Momentous, lavoro che, a dire il vero, parte un pò sordina, in occasione delle prime due tracce Annunaki e Dominion Day, pezzi onesti, ma che non lasciano il segno.
Tuttavia, dalla successiva The Defeaning (dove fa la sua comparsa come special guest Stu Block, frontman degli Into Eternity, ex-Iced Earth) il livello qualitativo si impenna, rimanendo altissimo fino alla fine, ed il disco inizia a riempirsi di un’intensità emotiva unica, in cui musicalmente spicca la componente prog-power, figlia di Symphony X, Elegy, Vanden Plas e degli stessi Dream Theater dei tempi che furono, che però non disdegna piacevoli incursioni in territori thrash, come avviene per la bellicosa Landslide, traccia infarcita da riffs groovosi e coinvolgenti, o perfino folk, come per la title-track, la stessa The Defeaning o l’evocativa Praire Sailor.
Eppure, oltre ai suddetti elementi, l’aspetto che prevale e colpisce maggiormente di questo disco è la raffinatezza delle sue composizioni musicali.
Difatti, pezzi come Sorrow And Extinction, Beyond The Sun, Awake o la già citata e bellissima title-track (probabilmente l’apice di Momentous) con il suo inconfondibile sapore agrodolce, sono tutti brani dalle melodie profonde, graffianti ed oniriche al tempo stesso, che mettono in mostra una band in stato di grazia, dotata di un gusto musicale sopraffino, ma soprattutto votata ad una finezza artistica che, anche nei momenti più aggressivi, riesce sempre ad emergere.

Non c’è che dire, gli Osyron, album dopo album, stanno crescendo in maniera esponenziale, dimostrando di essere una delle realtà più belle ed interessanti del panorama prog attuale, sebbene siano chiaramente derivativi e nonostante l’assenza di una vera e propria spinta commerciale da parte della label di riferimento.
La band canadese tuttavia possiede una qualità che oggi manca a moltissimi gruppi, ovvero una classe fuori dal comune, che la pone al di sopra di tante altre formazioni più blasonate le quali, dalla loro, a differenza dei Nostri, possono spesso contare sul massiccio appoggio delle proprie etichette discografiche, specie se queste sono dei colossi nel settore.

Continuate cosi Osyron, dritti per la vostra strada, incuranti perfino dell'indifferenza che vi circonda e sono certo che ci darete ancora parecchie soddisfazioni!






Recensione a cura di Ettore Familiari

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