Copertina 7

Info

Anno di uscita:2022
Durata:52 min.

Tracklist

  1. FORTRESS
  2. DAHAKA
  3. TRUE PARASITES
  4. ETERNAL NIGHT
  5. FEAR THE RISING SUN
  6. LEGACY
  7. ALL WITHER IN AUTUMN
  8. THE WALL
  9. WORLD FINAL WAKE

Line up

  • Tore Christer Storlid: bass, vocals
  • Bjarte K. Helland: drums
  • Jarle H. Olsen: guitars
  • Frank Natås: guitars

Voto medio utenti

Seconda prova in studio per i norvegesi Pitch Black Mentality, che dopo quasi dieci anni danno un continuo al loro debut album omonimo, ormai uscito nel lontano 2013. E' quindi cambiato qualcosa? Non granchè effettivamente, la band rimane orientata su quel thrash melodico di pregevole fattura, ma con un suono e riff ancora più moderni rispetto al precedente lavoro, dimostrando quindi come anche loro cercano di adattarsi alla duttilità dell'ambiente musicale, anche se in questo caso il risultato non è effettivamente dei migliori.

Questo non vuoldire che 'World Final Wake' sia un cattivo prodotto, anzi, ma ci sono abbastanza fattori che provvedono ad abbassare il voto complessivo, che poteva essere sicuramente più alto rispetto a quello che vedete in alto a sinistra. Primo fra tutti, la durata, che dai 43 minuti del precedente passa ai 53 di questo lavoro, dove troviamo che quasi tutte le canzoni sono state ulteriormente allungate di qualche minuto ciascuna. Nessuna intro o ritornelli ripetuti all'inverosimile, ma i Pitch Black Mentality hanno preferito andare su parti di chitarra molto più melodiche come su 'True Parasites' che, seppur un po' troppo smielate, contribuiscono in alcuni casi a creare un'atmosferà più epica e decadente, come anche l'artwork e i testi del disco ci invitano a considerare.

Immagine

[Foto fornita nel comunicato stampa]

Capita però che questa durata eccessiva, in alcuni pezzi sicuramente funzionale, ad esempio sull'opener 'Fortress', non funzioni altrettanto bene in certe occasioni, come su 'Legacy', con dei riff già sentiti precedentemente e la sensazione costante di pensare 'se avessero tagiato di qualche minuto...'. Problema che però non si ripresenta nella combo finale 'The Wall' e Titletrack, con la prima che riprende il sound degli ultimi Flotsam And Jetsam, e dove la voce di Tore Christer Storlid richiama molto quella di Eric A.K., mentre con la seconda si punta tutto sulla velocità, con la band che confenziona una bel proiettile che conclude degnamente questo secondo full lenght.

Un po' di alti e di bassi, ma nulla che precluda il fatto che 'World Final Wake' resti comunque un buon disco, e se la band sarà capace di aggiustare quei piccoli problemi saprà certamente regalarci un lavoro decisamente più interessante nel prossimo futuro.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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