Certo che la pandemia ha reso ancor di più incazzati ed incazzosi gli americani.
Questo nuovo lavoro che vede i nostri all’opera è un blocco granitico scagliato a tutta forza.
Basta ascoltare la veemente “
Nevermore” dai riffing scolpiti nel marmo e la sezione ritmica possente e pesantissima.
“
Vanishing” è puro groove metal senza compromessi con bordate veloci e ferocissime alternate a parti in mid tempo e breakdown con un chorus iracondo.
“
Ditch” è una traccia che ti sbatte letteralmente al muro; merito di un assalto calibrano con rabbia, riffing di scuola thrash ma potenziati dal testosterone uniti soprattutto ad una produzione che offre un suono dove si amplifica l’assalto degli statunitensi.
Ma la formazione virginiana è in grado di produrre grandi assoli come nella furente “
Ill design”, che parte schiacciando con il pedale sempre alternando parti veloci ad altre lente e leggere come un pugno di
Mike Tyson in preda a rabbia assassina.
Altro colpo da maestro è la velocissima rasoiata “
Denial mechanism”, un pezzo serrato, dove non vengono fatti prigionieri e si va subito al sodo; una lode va al frontman
Randy Blithe che offre una prestazione muscolare che tira la botta e dimostra di avere come al solito carattere, carisma ed un’ugola di adamantio.
Cosa volere altro? Questo come back è un preciso dito medio alzato con giusta causa dalla formazione di Richmond verso gli ultimi periodi che stiamo vivendo.
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