Definire "demo" questo prodotto dei lodigiani Wireds sarebbe come dire che "Master of Puppets" è un buon album: un pallido eufemismo. Il prodotto dei 5 musicisti lombardi (fra cui spicca il grande Attilio Coldani, drummer dei fantastici Thunderstorm) infatti si presenta con una veste grafica assolutamente impeccabile e consta di ben 8 tracce, per un totale di oltre 40 minuti di musica: definirlo album autoprodotto quindi, non sarebbe affatto esagerato. Il genere che la band propone è un classic heavy, a volte contaminato con elementi hard rock. La particolarità della loro proposta sta comunque nel cantato in italiano, scelta controcorrente, ma comunque molto coraggiosa, degna di stima e, a mio avviso, perfetta per lo stile della band. Si inizia subito alla grande con "Maktub", pezzo veloce, dai vaghi richiami hard rock, che mette in luce le ottime potenzialità tecniche della band; anche la produzione si assesta su livelli più che buoni, con l'unica eccezione dei suoni di chitarre, a mio parere un pò troppo "leggero" e poco pieno. Molto interessanti sono anche i testi (tutti inclusi nel booklet), che denotano la grande maturità raggiunta dalla band (che è in attività dal 1996!). Si prosegue senza un momento di respiro; "Come Ieri" è un up-tempo decisamente trascinante: i riff di Davide e Fabrizio sono impeccabili, così come gli assoli, a anche la voce di Matteo convince, anche se, quando le tonalità si fanno alte, un pò di cattiveria in più non guasterebbe affatto. "Oro" è invece una ballad, e anche se solitamente all'ascolto di pezzi di questo genere la noia regna sovrana, gli Wireds riescono a confezonare un pezzo assolutamente non banale. Concludendo, questo "Nello Specchio" è un buonissimo album di una ottima band italiana, consigliato a tutti quelli che abbiano voglia di sentire un buon Heavy Metal cantato in italiano.
Contatti: www.wireds.it
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