I tedeschi Detraktor giungono al secondo full length della loro breve carriera ( sono nati nel 2016 ) più agguerriti che mai.
La loro proposta musicale è una martellante miscela di heavy metal moderno e thrash, il tutto condito dalle urla beduine in stile Max Cavalera del singer, in realtà abbastanza statiche in quanto prive di qualsiasi modulazione melodica. Insomma vocals speculari al genere ma un po' monotone, per fortuna il lavoro delle chitarre è molto incisivo ed anche vario a ben vedere, i Nostri sanno essere veloci e ficcanti come nell’opener “Gorilla” e pesanti e monolitici come in “Bear Fight”, in generale riescono a creare un muro di suono notevole con accelerazioni e rallentamenti (“Behave”) , grande prova muscolare del batterista e della sezione ritmica in generale e solos sempre ben inseriti nelle canzoni.
Musicalmente i Detraktor sono una discreta macchina da guerra con ritmiche incalzanti che ricordano l’incedere di un carro armato un suono heavy e pesante con massicce dosi di groove che ricorda i Soulfly in molti frangenti (“Evilusion” cover degli Undercroft, “Perro”, “I’m The King”), la produzione è potente e cristallina e ogni strumento viene valorizzato, bene in questo.
Questo “Full Stomp Body” non fa prigionieri nel suo essere un incessante assalto sonoro ben supportato dalle qualita’ esecutive del combo tedesco e da un songwriting che se non brilla per originalita’ – come detto l’accostamento ai Soulfly è troppo palese per essere ignorato – risulta sicuramente molto efficace. Qualche calo di tensione lungo l’ascolto ma niente che impedisca al lavoro nel suo insieme di meritare una promozione a pieni voti