Terzo album per la war machine
Appalling, e questa volta diciamo proprio che ci siamo ! Dopo due album,
‘Secrets Of The Adept’ di ‘preparazione’, in cui la band si muoveva un po’ alla cieca in ambito estremo e il seguente
‘Inverted Realm’ in cui il sound cominciava a prendere delle coordinate più chiare, la band di Richmond, Virginia (USA), con
‘Sacrilege’ centra in pieno l’obiettivo con un album devastante, sempre pericolosamente in bilico tra death e black, senza mai dimenticare una forte connotazione thrash nel riffing. Immaginate l’unione dei polacchi
Hate (band colpevolmente ignorata dalla più parte dei death metallers) e dei
Marduk di
‘Panzer Division …' e sarete molto vicini a quanto proposto in
‘Sacrilege’. Pezzi come
‘Father Inferior’ e
‘Pavilion’ sono dei veri inni death-black, dove un riffing affilatissimo, incessante e spietato, conduce le danze con sicurezza e determinazione. Ottimo il drumming di
B. che, pur non essendo particolarmente fantasioso, contribuisce a creare una ‘muro sonoro mobile’ ben calibrato, vero punto di contatto tra potenza e dinamicità. Un plauso anche a
Vincent Dusk che con le sue vocals riesce ad adempiere all’ingrato ruolo in maniera convincente. L’unico vero problema di quest’album é ‘a chi puo’ piacere’ ? Ai death metallers ? Ai blackster, a entrambi ? Sinceramente quando sono di fronte alla sferzante brutalità di un pezzo come
‘Gilded Restraints’ non mi pongo questioni e ‘scapoccio duro’ (anche senza capelli) Veloce, rozzo, brutale e devastante, perché chiedere di più ?
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