Oggi parliamo di Nevena Dordevic, musicista serba che arriva al suo debut album omonimo sul finire di questo 2022 per Frontiers Music. Già famosa in madre patria per aver cominciato a lavorare sulla sua voce dai 9 anni di età, e anche per aver partecipato a diverse competizioni musicali tra le quali 'First Voice Of Serbia', vincendo quest'ultima, è stato merito di Srdjan Brankovic (The Big Deal) se la Dordevic è riuscita ad entrare nel 'giro che conta'.

Affascinato dalle tonalità di lei, Brankovic ha suggerito il suo ingaggio, e dopo mesi di lavorazione, eccoci quindi con questo 'Nevena' che vede in quel melodic rock e ritornelli, nella teoria irresistibili, il suo punto di forza. Dico in teoria perchè tutto quello che è racchiuso in questi 40 minuti circa di musica è tutto un grande assortimento di cose già sentite e risentite, con un songwriting banale e che non riesce mai a raggiugere vette di alta qualità, prendiamo ad esempio 'Bulletproof' o 'Too Late', due pezzi che vorrebbero partire con il piede giusto, ma che sembrano solo due hit pop-rock del decennio scorso che risultano solo innocue. Il discorso non cambia con 'Fire In Me', mentre con 'Miracles' ci troviamo davanti a una ballad in perfetto stile KISS che colpisce per l'ottima performance vocale di Nevena e del'assolo ad opera di Michael Palace (che in questa occasione suona tutti gli strumenti, fatta eccezione per il pianoforte, e si occupa anche della produzione). 'Writer’s Block' potrebbe essere la colonna sonora per un film di teenager, mentre con 'Veil On The Mirror' ci troviamo davanti ancora a quel sound anonimo e per nulla coinvolgente.

Ciò che si mette in dubbio a questo debut album non è la passione di Nevena nell'aver finalmente realizzato un suo sogno, ma alla sua realizzazione che pecca gravemente nella struttura di quasi tutte le canzoni, dove queste ultime sembrano uscita da una compilation di rock leggero anni 2010-2015. Forse un maggior impegno potrà migliorare ciò che è presenta in 'Nevena', ma per ora il voto purtroppo è questo.