I The Void provengono da Genova, città nella quale si sono formati nel 1998. Fino ad adesso la loro carriera musicale è stata segnata dalla pubblicazione di due demo (il primo uscito nel 2000 e l'altro, intitolato "Her obscure heart", nel 2002) e da numerose esibizioni live culminate con l'apertura dello show di Paul Chain avvenuta nel gennaio 2002. Quello che ci viene proposto in "Farewell" è una raccolta dei brani già contenuti nei demo più due pezzi inediti, per un totale di nove tracce di musica marcatamente oscura, che si fa notare proprio per questa sua cupezza ma anche per i toni fortemente drammatici che la caratterizzano. Nel mondo dei The Void non c'è luce né speranza ma piuttosto sembrano regnare le tenebre, l'annichilimento e la disperazione: basta ascoltare questo lavoro pochi secondi per riuscire a capire quale sia il mood che pervade tutta l'opera e che ne rappresenta la peculiarità principale. Giustamente il gruppo si definisce una "dark" metal band, evitando l'ultra-abusato termine "gothic" che oltretutto non riuscirebbe a rendere piena giustizia al sound proposto dai quattro. La loro musica è infatti qualcosa di abbastanza complesso e articolato, un insieme sonoro che spesso lascia spazio a soluzioni di stampo progressive: queste ultime sicuramente risultano più che utili ad accentuare la dinamica dei singoli brani, dilatandoli e arricchendoli di elementi che li rendono molto diversi l'uno dall'altro. Se da un punto di vista strettamente musicale si nota una certa ricercatezza nella scelta dei suoni e nella loro sovrapposizione, da quello vocale c'è invece un po' troppa approssimazione: il cantante Demon cerca di variare parecchio e utilizza sia la voce death che quella pulita, ma spesso non riesce ad essere realmente incisivo e a dare quel tocco in più ai brani, per cui in futuro gli consiglierei di fare molta più attenzione a questo aspetto (faccio notare infatti che lo stesso Demon è anche il chitarrista della band), visto e considerato che la voce è una componente davvero fondamentale nel sound dei The Void. Probabilmente si tratta di aggiustare un po' il tiro, sistemare le tonalità e cercare di migliorare soprattutto le clean vocals, che risultano le più deboli: una volta risolto questo problema credo che il gruppo potrà veramente dire la sua dato che le qualità non sembrano mancargli affatto...
Contatti: www.into-thevoid.com
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