Ben 10 anni dopo
"Urban Ubris" ritroviamo i nostrani
Ruinthrone, e li ritroviamo un po' trasformati.
La mistura sonora che li contraddistingueva, più semplice e diretta, qui si complica, recuperando terreno ed ispirazione un po' dai Blind Guardian (a partire dalla tematica del qui presente "
The Unconscious Mind Of Arda") e un po' dagli Iced Earth, soprattutto per la prova vocale del buon
Haedus, che comunque all'occorrenza sa piegarsi fino ai growls per portare avanti il suo racconto canoro/sonoro.
L'album, di ovvia matrice Tolkeniana, prende le cose molto sul serio, a partire da un'ottima produzione, a cura di Giuseppe Orlando, una garanzia. I momenti si succedono, e lo scopo che sembra si voglia dare a questo album è proprio quello del racconto, che viene eviscerato tra momenti più epici, piccoli intermezzi quasi narrativi, accelerate da far girare la testa e nuove mazzate che più epic non si può. L'altalena sonora è ben congegnata, e la prova dei nostri merita sicuramente il giusto riconoscimento. "The Unconscious Mind Of Arda" è un album completo, e merita di essere ascoltato da tutti gli abitanti della Terra di Mezzo!
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