Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2023
Durata:29 min.
Etichetta:Dying Victims Productions

Tracklist

  1. A WORLD CRUMBLING APART
  2. THE LAST CRUSADERS... BRINGERS OF DEATH!
  3. ALTERING THE SENSES
  4. DYING BREATH
  5. ELEPHANT
  6. EDGE OF CONSCIOUSNESS
  7. KILL THEM WITH KINDNESS
  8. WARHEAD (EMOTIONAL FALLOUT)
  9. WE WERE NEVER HERE TO STAY
  10. NO LIFE FORMS

Line up

  • Rodrigo Poblete: drums
  • Felipe Alvarado: vocals, guitars (lead)
  • Ignacio Arévalo: bass
  • Javier Salgado: guitars (lead)
  • Mauricio Toledo: guitars (rhythm)

Voto medio utenti

Grezzo, veloce, pieno di riff fighi e ben suonato: il secondo lavoro dei cileni Critical Defiance è davvero un'arma affilata pronta a conficcarsi nelle vostre orecchie.
Uscito lo scorso luglio per Unspeakable Axe Records (piccola etichetta che annovera anche i nostrani ed ottimi Miscreance) e rilancito ora da Dying Victims Productions, questo "No Life Forms" è un disco thrash concepito con l’ardore degli anni ’80, le abilità tecniche di metà ’90 e la giusta rabbia e follia che questo genere deve avere.
In meno di mezz’ora i Critical Defiance condensano 10 rasoiate in cui badano al sodo e pestano forte insinuando qualche giusta melodia nel loro attacco frontale. Sì, perché in mezzo al chaos di blast beat, folle velocità e riff serrati, questi ragazzi riescono ad infilare brevi assoli di gusto (vedi il finale di "The Last Crusaders... Bringers Of Death!"), linee vincenti, ottime idee ed un basso impetuoso pronto a prendersi i suoi momenti; come in occasione della devastante title track: un pezzo elaborato, in cui si susseguono stacchi da svita-collo ed un’aggressione sonora per cui servirebbe una stanza con pareti imbottire. La voce è sgraziata ed urlata, i testi sono in genere abbastanza brevi ma Felipe Alvarado (anche alla chitarra), senza esagerare con il growl o lo scream, riesce a portare ulteriore scompiglio nella botta sonica dei Critical Defiance.

Lungo queste brevi ma cazzutissime canzoni non c’è un attimo di riposo (che bomba è la strumentale "Elephant"?), l’assalto è quasi continuo, l’epilessia dietro l’angolo. Durante l’ascolto si incontra giusto qualche breve momento in cui i ritmi si fanno più cadenzati per accentuare l’headbanging, prima che la batteria di Rodrigo torni a prendere a pugni in faccia l'ascoltatore. Old thrash, speed-metal, tech-thrash e heavy classico convivono in una proposta musicale ricca di idee dove nessun minuto è di troppo, non un riff è fuori posto e non ci sono mai sboronate da supersegaiolo dello strumento: il fine ultimo di questo disco è caricarti come una molla e fornirti la forza per spaccare tutto. Qui si sente proprio la voglia, l’urgenza di devastazione, di esprimere energia, rabbia e frustrazione attraverso i propri strumenti.

Per quanto riguarda lo stile, i punti di contatto di questa band con i conterranei Dekapited e i bestiali Ripper sono diversi ma, parlando invece di nomi storici, potrei idealmente descrivere i Critical Defiance come un mix di Deathrow, Forbidden e Sepultura dei bei tempi.
A volte non servono tante parole o manciate di aggettivi da buttare su un foglio, soprattutto quando la qualità musicale è alta; dopotutto le orecchie le avete ed io non devo convincere nessuno, mi basta attirare la vostra attenzione giusto il tempo per riuscire a farvi premere play (magari in cuffia): "No Life Forms" è un’altra temibilissima arma thrash che esce dalla inesauribile fucina cilena, la Bay Area dei giorni nostri.

Recensione a cura di Francesco Frank Gozzi

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