Conosco i Necrophilism già da un bel pò essendo io loro conterraneo e avendoli visti più volte all'opera in sede live. Il qui presente è il secondo demo della band che, per chi non lo avesse ancora capito dall'evocativo moniker, è dedita ad un ferale brutal death metal. Il disco inizia con un sample d’esame autoptico, pieno di minuziose descrizioni di dissezioni e condito di citazioni degne di un trattato di medicina legale. Il sound è marcio e brutale, parte da Cannibal Corpse e Suffocation e si tuffa nell'underground più malato e ributtante di bands quali Disgorge e Brodequin. La differenza sostanziale però è che questo disco non è monolitico pur vantando doti di compattezza e pura violenza sonora non indifferenti. La registrazione non è al top, ma a farne le spese è soprattutto la voce. Se non avessi visto e udito Fiorentino Stravino tenere testa per brutalità e intensità, sullo stesso palco fianco a fianco, ad un certo Enrico Giannone sarei tentato di bocciare la sua prova. Tuttavia sono conscio delle sue capacità che, nonostante tutto, vengono espresse appieno su questo demo, soprattutto per quel che riguarda la brutalità e la profondità del growl, un pò meno per l'espressività. La prova della band è molto buona e mette in mostra una discreta tecnica. Per quanto riguarda velocità e intensità d’esecuzione siamo a livelli eccelsi, tra accelerazioni devastanti e bruschi rallentamenti che fanno tanto mosh. La conclusiva "Parasticism" ci lascia andare perfino ad aperture più melodiche che però, badate bene, servono un pò da specchietto per le allodole visto che quando vi trovate a che fare con questo tal genere di persone, statene certi, prima o poi vi arriverà un machete in pieno cranio. Decisamente abili e arruolati. Speriamo in un futuro molto prossimo di vederli calcare palcoscenici degni della loro bravura.