Con un inizio d’album preso in prestito (rubato ?) nientedimeno che dai
Dissection, cosa potevate aspettarvi ? I più pessimisti penseranno a un tribute album, i più realisti ad un album fortemente influenzato dalla band di
Jon Nodtveidt e non saranno lontani dalla verità anche se, per avere un quadro più esatto della proposta, non bisogna dimenticare di pensare anche ai
Necrophobic (qui omaggiati con la cover, posta in chiusura d’album, di
‘Blinded By Light, Enlighted By Darkness’ da
‘Hrimthursum’) che danno un taglio più death e pesante ad alcuni momenti dell’album. Con queste premesse, che in verità ricalcano le certezze del secondo album
‘Those Of The Cursed Light’ , non c’é da meravigliarsi che
‘Spellbound’ o
‘Cosmic Black Chaos’ sembrino essere delle b-side di
‘Storm Of The Light’s Bane’ con un tocco leggermente diverso in fase solista … Altri brani come
‘Wanderes Of Time’ e
‘Oath Of Forgotten Past’ ricordano un po’ i migliori (primi)
Kalmah che riuscivano a riunire i
Children Of Bodom con i
Dissection (ovviamente). Insomma di farina del sacco dei
Frozen Dawn ce n’é veramente poca in
‘The Decline Of The Enlightened Gods’ anche se, ad onor del vero, i quattro spagnoli hanno certamente più dignità di band fotocopia come i
Thulcandra … mi spiace ridimensionare in questa maniera le buone intenzioni di una band che ritorna sulle scene dopo 9 anni (il precedente
‘Unearthing The Black Arts’ del 2017 era solo un (inutile?) album di cover) , ma se l’obiettivo é suonare semplicemente per divertirsi, allora lo scopo é raggiunto, se invece si vuole far passare le composizioni per proprie, allora é giusto essere ‘avvisati’ prima di rimanerne delusi. Onestissimi mestieranti.
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