Album di debutto per il combo svedese che ci propone un blackened thrash metal di discreta qualità.
Pur non discostandosi infatti dai dettami del genere, i Nostri riescono ad essere convincenti senza annoiare nonostante la discreta lunghezza del disco, anzi in alcuni frangenti ("
Dodens Falang", "
Nar Kriget Kommer" ) ci sono degli interessanti passaggi arpeggiati con tanto di violini che stemperano la furia.
Furia che si mantiene su livelli "intelleggibili" grazie alla mediazione operata da massicce dosi di riff thrash metal, raramente si è inghiottiti dal puro Black metal anzi, ad eccezione delle vocals tipicamente derivanti dal genere, il Black lo troviamo in poche tracce quali "
Pansarmarsch" (con bridge centrale slayerano), nell 'ottima "
122" e in poche altre.
Con o senza dosaggio Black, la musica rimane malvagia, gli strumenti suonano chiari e potenti grazie all' ottima produzione e la guerra primeggia nelle tematiche lo si intuisce dagli effetti bellici in alcune canzoni e dalla copertina , peccato solo il cantato in lingua madre che non ci permette di capire.
"
Krutdofz" suona quasi punk ed è ricca di accelerazione e rallentamenti, mentre la conclusiva "
Manskligt Avfall" è un potente mid tempo in puro classic metal style di matrice priestiana .
Insomma, il debut può soddisfare gli amanti del genere senza tanti problemi e di questa band ne sentiremo parlare ancora.
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