Davvero ottimo questo lavoro dei Milady's Gloves, quartetto proveniente dalla provincia di Pisa e attivo dal 2001. Devo dire la verità, quando ho visto come si "presentavano" sia il cd (corredato da una tracklist scritta a mano) che la biografia (una sorta di "stream of consciousness" senza punteggiatura e con molti errori grammaticali e ortografici!) ho avuto l'impressione che anche le sonorità proposte potessero essere caratterizzate da quei tratti "grossolani" e dall'ingenuità tipica di molti gruppi alle prime armi, invece non potevo sbagliarmi di più visto che mi sono ritrovata ad ascoltare dei pezzi davvero sorprendenti, che mi sono piaciuti fin da subito convincendomi appieno riguardo alle qualità di questa band. Tra le tante indicherei in particolar modo le abilità tecniche, grazie alle quali l'esecuzione dei brani risulta sempre precisa e ultra-dinamica, inoltre c'è la facilità con la quale il gruppo riesce a comporre pezzi complessi ma anche melodici ed estremamente accattivanti. Ascoltandoli per la prima volta si è portati a credere di avere di fronte una band con una lunga esperienza alle spalle che sa esattamente come creare della buona musica, e tutto ciò è spiazzante se si pensa che in realtà questo è solo un demo di una formazione che esiste da pochissimi anni! Tra l'altro i tre pezzi proposti sono abbastanza diversi tra loro e non rivelano influenze ben precise, direi piuttosto che possono ricordare tutto e nulla e che risultano così parecchio originali. Dovendo fare dei paragoni chiarificatori potrei pensare ad una versione soft-alternative-grungizzata dei System Of A Down, con i quali i Milady's Gloves hanno in comune la propensione ad accostare generi differenti (come metal e hardcore), l'uso di stop & go che si susseguono a velocità folle, le vocals enfatiche e la grande cura per le parti più lente ed atmosferiche. Vorrei però insistere sul fatto che questo paragone serve solo a dare un'idea generica di quello che può essere il sound proposto dalla band toscana, infatti i loro pezzi sono così particolari che sarebbe sbagliato accomunarli a quelli di un unico gruppo. Tra i tanti aspetti positivi che li contraddistinguono c'è sicuramente la voce: Gabriele Di Mola è un cantante bravissimo ed eclettico, che si sente a suo agio in qualsiasi contesto e che riesce a dare a tutti i pezzi quella marcia in più in grado di renderli davvero speciali. In particolare mi è piaciuto molto il suo modo di affrontare un brano come "Guys and dolls" (il terzo e ultimo del demo), che ci presenta una sorta di ska-metal-core schizzato e fuori da ogni schema, ricco di aperture melodiche e di stacchi al fulmicotone: su questa base assolutamente non eterogenea la voce riesce sempre ad adattarsi alla perfezione, alternando spesso le tonalità più "delicate" a quelle aggressive e proponendo addirittura qualche momento (che fa molto "spoken word") nel quale Gabriele sembra un Jonathan Davis in preda al delirio. Mi meraviglio che finora nessuna etichetta si sia interessata seriamente a questo gruppo, ma è probabile che sia solo questione di tempo... Di certo se io fossi alla ricerca di qualche "new sensation" e di qualcosa di diverso dal solito non avrei alcun dubbio: punterei tutto sui Milady's Gloves!!!

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Tel. 329-1361906
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