Nessuno nutriva dubbi sul talento compositivo di
David Paich, probabilmente il più importante compositore dei
Toto dalla loro fondazione. Stupisce solo che il suo primo album solista esca a oltre quarant’anni dall’esordio della sopraccitata e storica band.
Le idee per
“Forgotten Toys” frullavano da anni nella testa del tastierista, che aveva solo bisogno di un po’ di tempo e di uno staff di prim’ordine (l’elenco degli ospiti è impressionante) per concretizzarle.
I trenta secondi di
“Forward”, dal respiro sinfonico e cinematografico, sfociano velocemente in
“willbelongtoyou”, brano simbolo di un AOR maturo e sublimemente arrangiato che ha fatto la fortuna del suo autore. La muscolare
“Spirit Of The Moonrise”, con il suo riff portante che rievoca i
Van Halen, anticipa la soffusa ed elegante
“First Time”, che fa il paio con
“All The Stars That Shine”, una goduria per le orecchie con i suoi infiniti dettagli sonori. Una frizzante e spavalda
“Queen Charade” contrasta con l’inaspettata e conclusiva
“Lucy”, a cavallo tra Herbie Hancock e Chick Corea.
Ventinove minuti soltanto, ma che classe.
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