Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2022
Durata:44 min.
Etichetta:Svart Records

Tracklist

  1. PUPUTAN
  2. DEATH'S CHARIOTEER
  3. MARTYRDOM OPERATION
  4. SKOPTSY
  5. KHRISTOVOVERY
  6. VISION OF IMMORTALITY
  7. FEAST OF THE LORD
  8. ARE YOU A WITCH

Line up

  • Kimmo Perämäki: vocals
  • Jussi Maijala: guitar
  • Kari Lavila: guitar
  • Teemu Maijala: bass
  • Markus Kuula: drums

Voto medio utenti

Attivi dal 1987, gli Spiritus Mortis dei fratelli Maijala si definiscono orgogliosamente "la prima band finlandese di doom metal". Cosa probabilmente vera (non credo che alla fine degli '80 la Finlandia pullulasse di gruppi del genere), ma che non si è trasformata automaticamente in una carriera tutta in discesa. Tra estrema volatilità di line-up, fallimenti di piccole case discografiche e svariati problemi personali, la formazione di Alavus per oltre un decennio ha realizzato solo introvabili demo ed è dovuta giungere all'inizio del nuovo millennio per riuscire a pubblicare il primo album: "Spiritus Mortis" (2004). Sfruttando il ritorno di fiamma per le sonorità più oscure e drammatiche ed il discreto successo underground, sono seguiti "Fallen" (2006) ed il notevole "The God behind the God" (2009) che vedeva l'ingresso come vocalist di un personaggio assai rinomato nel settore: Sami Albert Hynninen (più noto come Albert Witchfinder) di fama Reverend Bizarre.
Con Albert al microfono è uscito nel 2016 anche "The year is one", lavoro che ha consolidato la reputazione degli Spiritus Mortis come classic-doom band per eccellenza. Purtroppo, poco tempo dopo, l'iperattivo cantante ha lasciato il gruppo, che ha subìto anche l'abbandono del consolidato batterista Jarkko Seppala, da vent'anni nella band.
L'ennesimo stop non ha scalfito la determinazione dei Maijala, pronti a reclutare l'esperto cantante Kimmo Perämäki (Masquerage, Backhill, Spellwitch) ed il drummer Markus Kuula (Fearrage, Cross Shaped Disgrace). Con tale schieramento si è giunti a questo nuovo "The great seal", pubblicato da Svart Records.
Doom nudo e crudo, severo e solenne con una vibrazione di epicità metallica che affiora in diversi brani ma anche scampoli di energia ed aggressività alla Candlemass/Cathedral. Il nuovo cantante non fa rimpiangere il precedente: voce ben calibrata sia nelle parti più spinte che nei passaggi maggiormente slow/drammatici. Personalmente mi ha ricordato a più riprese un Rob Lowe con un pizzico di R.J.Dio in sottofondo. Decisamente positivo.
La band mostra maturità ed esperienza, pur muovendosi entro i confini ben delineati del genere. Facile collocarla nel gruppo di esecutori più classici, vedi Count Raven, Pale Divine, Lord Vicar, Solitude Aeturnus ed i già citati Reverend Bizarre. I brani sono solidi e ben costruiti: troviamo episodi virati verso un metal epic-roccioso ("Paputan", "Khristovovery", la breve e scuotitesta "Visions of immortality") ma contornati dal caratteristico mood sofferente ed ombroso che alimenta il senso di ineluttabilità del destino, insieme a tracce lente e poderose da doomsters duri e puri come la sulfurea "Death's charioteer" (di chiara ispirazione Candlemass-iana). Non mancano incursioni in territorio più heavy rock con vibrazioni leggermente stonerizzate, vedi il groove cadenzato ed insinuante di "Martyrdom operation", così come il canonico retrogusto Black Sabbath/Pentagram nella ruvida e vagamente melodico-orrorifica "Feast of the Lord".
Per gli amanti del doom funereo ed emozionalmente raffinato ci sono un paio di tracce brillanti come "Skoptsy" e "Are you a witch": sinuose, atmosferiche, dark-oriented e sicuramente assai curate in ogni particolare. La performance di Perämäki è convincente e significativa a livello di coinvolgimento narrativo, mentre l'aspetto strumentale evidenzia una raffinatezza di soluzioni da formazione ben navigata e sicura dei propri mezzi.
Ottimo lavoro, indicato ai fans del doom ortodosso e senza compromessi. Gli Spiritus Mortis rappresentano oggi una solida certezza del settore, sufficentemente fantasiosi e dinamici ma anche concretamente devoti ad un heavy oscuro ed evocativo.

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