Di demo dal sound retrò nell'ambito del thrash ne girano a bizzeffe, ma è raro vedere qualche band italiana lanciarsi in una rivisitazione di un genere a me tanto caro, che nel nostro paese non ha mai goduta di troppa fama, e che potremmo veramente dichiarare morto da un decennio. Gli Psykronic suonano crossover, ma non vi scandalizzi questa parola perchè un tempo questo termine, nato a tutti gli effetti negli States con band quali D.R.I., Cryptic Slaughter, Corrosion of Conformity o Crumbsuckers, era usato per definire l'incrocio tra una frangia del thrash metal e l'hardcore più sostenuto. Proprio queste sono le coordinate stilistiche che seguono i quattro torinesi con questo "Indifference", che con le sue dichiarate influenze "thrash '80 e hardcore old school", prova a catapultarci indietro nel tempo. Il risultato è buono, e a spiccare in positivo sono soprattutto la title-track e "Burn the Priest"; la produzione non è eccelsa, come d'altra parte richiede il genere, con chitarre crude e ruvide ed un suono di batteria molto fedele e acustico, lontano anni-luce dalle triggerazioni in voga in questi anni. Ottima la voce, completamente sguaiata, di Psyco, ma è buona anche la performance di Fabrizio al basso, sempre in primo piano. Convince decisamente meno la conclusiva "No Trust", così come qualche intermezzo acustico qua e là che ho trovato un po' fuori luogo. Nel complesso si tratta di un buon lavoro, nonostante qualche arrangiamento un po' facilotto, che è però destinato solo a chi ha un debole verso il crossover di fine '80. Se cercate tecnica, melodia e un metal politically correct allora queste cose non fanno per voi...
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