Non si direbbe che i brani contenuti in
“Void | Void” siano stai scritti in un arco temporale che va dal 2014 al 2021. Le tracce che compongono il full-length degli
Hysterical Sublime, infatti, sono eterogenee ma internamente coerenti, tanto da lasciare intendere un unico processo compositivo.
Echi new wave e industriali (
“That Intro”) preludono a un rock elettronico ficcante e ben arrangiato (
“That”), che spesso rievoca i pesi massimi del genere (difficile non pensare a
“Personal Jesus” ascoltando
“White Pleasure”) e talvolta si contamina di sonorità più muscolari (è il caso di
“Insane” o dell’ottima
“Nurture”, che rievoca i
Pure Reason Revolution).
Episodi che strizzano l’occhio al pop più ispirato - penso a
“Glow” o all’epica
“Disillusion”, con le sue teatrali aperture melodiche - controbilanciano l’inaspettata
“#reasontobehappy” (un po’ ambient e un po’ blues) e la riuscita
“Memories”, che non avrebbe sfigurato in un nuovo album dei Talking Heads. Fa storia a sé la sofferta
“The Ship”, dedicata a Franco Battiato e particolarmente emozionante.
Chapeau.
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