Purtroppo se dovessi trovare un aggettivo per il nuovo parto creativo dei DM ce ne sarebbe uno, stanco.
Questo nuovo lavoro cupo, e oscuro per certi versi la motivazione sta nella scomparsa del terzo elemento del gruppo, ovvero
Andy Fletcher spentosi nel 2022.
Partendo dall’apertura “
My cosmos is mine”, l’elettronica è presente, pulsante come le vocals di
Dave Gahan che sono sempre state una caratteristica dei britannici.
Ma scorrendo i brani, ascoltandoli, ho avuto l’impressione che manchi l’anima, quello spirito che permeava i nostri capaci di creare perle di album come “
Black Celebration”, “
Songs Of Faith And Devotion”, oppure buoni risultati come “
Ultra” si è perso.
Il singolo “
Ghosts again” ne è un ulteriore sintomo, creato per accarezzare le classifiche, è carino ma sinceramente mi sarei aspettato di più.
La notturna “
Soul with me” vorrebbe rispolverare un’amarezza blues, qualcosa che scuota e generi ferite emotive con quel tono rassegnato ma sembra solo una verniciatura.
“
People are good” sembra voler resuscitare il mood anni 80 che la formazione ha contribuito a creare ma il risultato riesce solo in parte, la parte elettronica minimalista con pattern ritmici è discreta, peccato.
Forse gli inglesi non sono riusciti ad elaborare il lutto, perché quello che si nota e mi duole ammetterlo dato che sono un fan, manca veramente di struttura emotiva, coinvolgente, persino il frontman sembra ripetere la parte ma priva di pathos.
Veramente un ritorno sottotono, quando me ne avevano parlato con delusione alcuni amici che li seguono fin dagli esordi non volevo crederci, invece devo dare loro amaramente ragione, cari
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