I candesi non erano certamente dei fighetti, sapevano picchiare sodo e pesante quando creavano la loro musica fatta di furia iconoclasta Speed/Thrash Metal.
Questa ristampa del loro secondo album uscito nel 1987 fa capire un paio di cose; per prima cosa che la band aveva urgenza di comunicare al mondo la propria violenza ed intransigenza sonora.
La seconda è che con il loro suono, differente dai colleghi americani della Bay Area, ha anticipato per certi versi il Death Metal che verrà alla luce a fine anni ottanta.
Praticamente con “
Forward to Termination” non si faceva altro che proseguire sul sentiero del debutto uscito l’anno precedente.
Questo lo si deve a composizioni serrate, veloci, con poca melodia e che puntano tutto sull’impatto sonoro senza fronzoli; brani veloci come proiettili, riff taglienti e le vocals urlate e grezze del frontman
Rob Urbinati fanno la differenza nella proposta del quartetto.
I nostri non sanno solo correre in modo supersonico come nel brano omonimo o nella violenta “
Infernal visions”.
Sanno creare anche un’atmosfera sulfurea, inquietante e maligna con composizioni come l’intensa “
Burned at the Stake” o la strumentale “
The Exorcism”
.
La produzione scarna ma essenziale fa bene il suo compito, peccato che all’epoca di capolavori nel Metal ne sono usciti parecchi e questa uscita è rimasta nelle retrovie; bene ha fatto la
High Roller a ristampare questo lavoro con ben pochi compromessi che sembra provenire dal Brasile piuttosto che dal Canada.
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