Copertina 7

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2023
Durata:52 min.
Etichetta:Metal Blade

Tracklist

  1. TERRASTIC ADAPTATION
  2. WE EAT OUR YOUNG
  3. SCOURGE OF THE OFFSPRING
  4. THE INSIGNIFICANTS
  5. THE STORM UPSTAIRS
  6. ...AND THE WORLD WILL GO ON WITHOUT YOU
  7. A PHOTIC DOOM
  8. DEAD END RESIDENTS
  9. SOLASTALGIA
  10. JUST ANOTHER BODY

Line up

  • Travis Ryan : vocals
  • Josh Elmore : guitars
  • David McGraw : drums
  • Olivier Pinard : bass
  • Belisario Dimuzio : guitars

Voto medio utenti

C’era una volta un gruppo grind di San Diego (California), suonava per lo più musica cacofonica senza molta perizia e in pochi avrebbero scommesso su di loro ma nel ‘lontano’ 2002 la Metal Blade sembra scorgere qualcosa nella band decidendo di metterli sotto contratto… I primi album non sembrano ripagare la fiducia della label, a parte per la stupenda copertina di ‘Karma Bloody Karma’ ... ma i numeri crescenti di vendite, seppur sempre limitati ad un genere estremo, sembrano dar loro ragione, grazie al sostegno guadagnato dalla comunità anti-carnivora mondiale che supporta sempre i suoi simili … i ragazzi hanno cosí avuto la possibilità di crescere e, tour dopo tour, album dopo album migliorano notevolmente il proprio songwriting fino ad arrivare all’ottima tripletta ‘The Harvest Floor’ , ‘Monolith Of Inhumanity’ (il mio preferito) e ‘The Anthropocene Extinction’ … non paghi di aver creato finalmente un sound proprio, dal precedente ‘Death Atlas’ hanno deciso di evolverlo ancor di più aggiungendo all’ottimo technical brutal death della tripletta su citata, influenze più deathcore (‘interessante notare come dopo aver ascoltato qualcosa in rete il tubo vi suggerisca band come i Whitechapel, tanto per fare nomi …) , parti con voci pulite e trovate melodiche difficili da digerire … e oggi ? Beh oggi, come facile intuire hanno proseguito sulla strada intrapresa 4 anni orsono estremizzando oltremodo la presenza di parti ‘core e voci pulite’ (‘Scourge Of The Offspring’ , ‘...and The World Will Go On Without You’ etc), piazzando praticamente ovunque coretti ‘easy listening’ (‘Solastalgia’) che li avvicineranno ad una fascia di pubblico ancor più ampia, più giovane e più facilmente impressionabile rispetto a quella degli esordi. ‘Terrasite’ é dunque un album che si allinea a quanto fatto recentemente e che presenta pregi e difetti della band, dal drumming sostenuto, brutale ma mai ipertecnico, all’ insopportabile voce tipo goblin di Travis (che quando invece va giù duro é molto più credibile), fino ad una compattezza e potenza sonora di tutto rispetto. Se non vi piaceva la svolta di ‘Death Atlas’ bollerete quest’album come insufficiente e penoso altrimenti lo riterrete un degno successore, perché a dirla tutta, la qualità di ‘Terrasite’ ,nel complesso é certamente inferiore a quella del precedente. Se non avete voglia/tempo di sorbirvi tutti i 53 minuti dell’album andate dritti alla conclusiva ‘Just Another Body’ che rappresenta in pieno il sound degli attuali Cattle Decapitation, un suono che passa troppo facilmente dalla brutale ferocia all’immacolata melodia, dai gorgoglii vocali di uno scaricatore di porto al più malinconico Nick Holmes, senza un vero filo conduttore, tanto da far dubitare profondamente della spontaneità della proposta … In conclusione, se vi piacevano i CD all’apice della loro brutalità/complessità rimarrete certamente delusi, se invece la svolta intrapresa sul precedente album era di vostro gradimento, accomodatevi pure … Discreto

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