Che i
Def Leppard non fossero mai stati una band heavy metal nel senso stretto del termine ( e che quindi il loro accostamento col fenomeno della NWOBHM sia un pò una forzatura ), era risaputo. Se infatti è vero che sino a
Pyromania il loro sound è stato energico ed anche duro, è altrettanto vero che da
Hysteria in poi il lato più melodico è quello predominante, tanto che si può dire che i Leppard siano un gruppo rock più che metal. Al di là di queste considerazioni, "
Drastic Symphonies" è sicuramente il progetto più ambizioso che meglio di tutti mostra questo lato melodico del gruppo, con composizioni magistralmente riarrangiate da Eric Gorfain, accompagnate nientemeno che dalla Royal Philharmonic Orchestra e registrate nei mitici Abbey Studios di Londra.
Certo, la scelta della scaletta non è stata casuale, mancano infatti i pezzi più duri del loro repertorio a vantaggio di composizioni adattissime all 'esecuzione sinfonica, si pensi a "
Love", "Love Bites", "Have You Ever Needed Someone So Bad", "When Love And Hate Collide", la stessa "
Hysteria[I]", anche se alla fine tutte le canzoni risultano "orecchiabili" non fosse altro per l' esecuzione con archi e fiati, si senta "[I]Animal" che si veste di una luce tutta nuova che enfatizza le linee melodiche coperte dalle chitarre elettriche nella versione originale.
Indubbiamente è stato fatto un grande lavoro di arrangiamenti ed orchestrazioni senza risultare troppo pomposo o stucchevole e i brani hanno acquisito nuova linfa anche se molti di essi sono stati stravolti (esemplare in tal senso "
Put Some Sugar On Me" in duetto con tale Emm Gryner autrice di una cover al piano dello stesso brano).
Lodevole anche la riproposizione di brani estratti da album lungo tutta la storia del gruppo, si va da "
High ‘N’ Dry," (1981) dalla quale è stata proposta "
Bringin’ On the Heartbreak" a “
Turn To Dust" dall’album
Slang, (1996), “
Paper Sun” dall’album
Euphoria, (1999), immancabili gli estratti da pluripremiato
Hysteria cito "
Gods Of War" perchè è il brano con maggior drammaticità e verve metal - insieme a "
Switch 625” sempre da
High ‘N’ Dry, - così come curiosa è “
Too Late For Love” da
Pyromania (1983), nella quale Joe duetta con se stesso, cioè con il Joe originale degli anni ’80.
"
Drastic Symphonies" è un disco ambizioso, autoreferenziale, che stravolge in modo drastico le classiche versioni dei pezzi ma proprio in questo sta la sua originalità e la sua riuscita.
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