Copertina 7

Info

Anno di uscita:2023
Durata:44 min.
Etichetta:Dying Victims Productions

Tracklist

  1. INTRO
  2. VOLCANIC OUTBURST
  3. OKKVLTHAMMER
  4. SATAN'S CRYPT
  5. USURPER OF HELL
  6. ABYSS OF LUCIFER
  7. SERPENT SKULLFUCK
  8. FINIT HIC DEO
  9. GRAVERIPPER
  10. DEMONIC ASSASSINATIöN
  11. OUTRO

Line up

  • Skullcrusher: bass
  • Hellraiser: vocals, guitars
  • Nightkiller: drums

Voto medio utenti

A due ani di distanza dal debut 'Krvcifix Invertör' tornano i liguri Hellcrash, intatti nella formazione senza cambi, passati però ora sotto le ali della Dying Victims. La proposta musicale rimane anch'essa la stessa, uno speed/thrash metal che pesca a pienissime mani dagli anni 80', muovendosi un po' a casaccio tra i primissimi Slayer, Exciter, Razor, e Venom. Non che questo sia necessariamente un male ovviamente, se il tutto è tenuto assieme da un po' di personalità il risultato può essere assolutamente godibile, e infatti alcuni difetti che poteva avere il precedente album non si trovano in 'Demonic Assassinatiön' che, al di fuori di una copertina molto discutibile, si delinea come un disco godibile, senza molte pretese, e sopratutto divertente da ascoltare.



Gli Hellcrash evitano di puntare tutto sulla velocità più estrema, correndo il rischio di far sembrare poi tutte le canzoni simili a sè, ma alternano momenti dove l'acceleratore è costantemente premuto come in 'Volcanic Outburst' e 'Usurper of Hell' ad altri dove nelle parti centrali si respira un po' con degli ottimi riff di matrice slayeriana, prendiamo ad esempio 'Abyss Of Lucifer'. Certo non aspettatevi un disco dalle tematiche profonde o estremamente riflessive, la band gioca tutto sul semplice concetto 'in your face', e superate le coinvolgenti 'Finit Hic Deo' e 'Graveripper', che sembrano uscite direttamente da un disco dei Venom da quanto puzzano di zolfo, tocca alla lunga Titletrack chiudere il tutto, per nulla noiosa, con un bel crescendo e nonostante alcune parti di chitarra tendano a ripetersi paragonati agli altri pezzi, gli assoli ad opera di Hellraiser sono da encomiare.

A chi consigliare questo disco? A chiunque abbia voglia di fare un tuffo in un po' di sana nostalgia, e sopratutto a chi metta su 'Show No Mercy' regolarmente. Un altro bel lavoro da parte degli Hellcrash che, senza stupire, confezionano 44 minuti di speed/thrash metal puro e duro.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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