Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2023
Durata:53 min.
Etichetta:Moribund Records

Tracklist

  1. EXORDIUM
  2. EMANATION
  3. SINISTRUM
  4. PARINAMA
  5. FEIND
  6. ANTISPHERE
  7. V.O.A.D
  8. RETROGRADE
  9. VINDEX
  10. MöLINGSSKEN

Line up

  • Sascha Borchard: guitars, vocals
  • Jessica Borchard: bass
  • Fabian Guschlbauer: guitars
  • Jörg Uken: drums
  • Don Zaros: keyboards

Voto medio utenti

Mancavano da un po' i tedeschi Adversvm che, dopo la pubblicazione di 'Dysangelion' nel 2019, si son presi una pausa dovuta probabilmente alla situazione pandemica. Un soundcaratterizzato da un funeral doom che nei loro primi due dischi emergeva prepotentemete, mentre con 'Vama Marga', titolo della loro ultima fatica, si vira più sulla componente death, non comunque a livello di velocità o ritmo dei riff. L'identità generale della band rimane quella forte e chiara, anche se comunque ci sono dei piccoli cambiamenti qua e là che potranno essere compresi meglio ascolto dopo ascolto.



Ciò che caratterizza questo nuovo album è, come in parte anche nei precedenti, non solo (più) ascolti attenti e calibrati per entrare nell'atmosfera apocalittica ed infernale che ci si presenta davanti, ma anche un uso delle tastiere, in questo caso da parte di Don Zaros, davvero equilibrato e messe sempre al momento giusto. Sin dall'iniziale 'Exordium' sembra di venir calati direttamente negli inferi, e anche se a livello di originalità pezzi come 'Feind' o 'Emanation' non sconvolgono, fanno il loro dovere proponendo come macigni, secondo dopo secondo, minuto dopo minuto, la pesantezza dei riff proposti dalla band che sembra voglia accompagnarci in un tunnel senza fine, accompagnati dal growl profondo di Sascha Borchard. 'Vama Marga' è un disco che si concentra molto sugli intermezzi e le strumentali, ben cinque, mediamente brevi ma efficaci, e che lasciano spazio poi alle canzoni vere e proprie, dalla durata molto più intensa, penso ad esempio all'ottimo connubio 'Antisphere' e 'V.O.A.D.'. Come detto però, i pezzi in realtà non scoppiano di estrosità, e se sottoposto all'ascolto di una persona già avezza a queste sonorità, difficilmente si strapperà i capelli.

Non stiamo comunque parlando del classico compitino, perchè qualcosa di interessante qua e là in 'Vama Marga' si trova, sopratutto come detto nella creazione di specifiche atmosfere sulfuree, ma son territori già ampiamente esplorati che difficilmente porteranno ad un terzo ascolto e successivi.
Recensione a cura di Francesco Metelli

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