Provenienti dalla Polonia, i Vengeance sono una band nata nel 2018, ma che vede il proprio debut solo ora nel 2023, forti anche di un contratto con la Dying Victims. Questo quartetto non può certo definirsi un nuovo entrato nall NWOTHM, dato che le sonorità che offre questo 'Sewer Surge', introdotto da una copertina sicuramente molto trve, ofrre momenti molto speed/thrash metal, altri più heavy, affiancato anche da ritornelli melodici che mai stonano. Un bel po' di carne al fuoco senza ombra di dubbio, ma che viene gestita dalla band in maniera veramente ottima, senza mai perdere l'orientamento, senza mai andarsi ad infilare in canzoni dal ritmo noioso o dalla durata eccessiva. Certo non stiamo parlando di un disco da 8, ma che comunque riesce ampiamente nel suo lavoro.

Il punto forte di 'Sewer Surge' è proprio quello di offrire all'ascoltatore quello che vuole, nient'altro. Con un sound che mischia influenze dagli Onslaught, Venom e primi Sodom, a ritornelli molto più NWOBHM, sono canzoni come 'Attack From The Gutter' o 'Brain Damage', con un ottimo lavoro dietro le pelli da parte di Patryk Bogacz (in arte Bomber) che fa la differenza, passando poi alla più rock n roll 'Disappointing Parking Lot Sex' che spezza un po' il ritmo del disco finora. Con 'Another Fukkin' Day' sembra invece di ritrovare un po' di quel marciume che caratterizzava dischi dei gruppi sopracitati, senza ovviamente toccare i picchi di quegli album, ma la sensazione generale nell'ascoltare i riff è quella giusta. Probabilmente a inficiare sul voto è la voce di Witchburner, un po' priva di carisma, ma data la comunque buona qualità dei pezzi in generale è un fattore sul quale si riesce a passare tranquillamente sopra.

Una buona impressione è quella che regalano i Vengeance, dove con un'estrema semplicità sono riusciti a fare centro. Un secondo album potrebbe far anche meglio? Chissà, le premesse per ora ci sono tutte.