Copertina 8,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2023
Durata:44 min.
Etichetta:Century Media Records

Tracklist

  1. GIVE HER TO THE RIVER
  2. BARN BURNER
  3. HANGED MAN’S REVENGE
  4. THESE TWO HANDS
  5. DEATH WON’T STOP ME
  6. I SHALL RETURN
  7. SIREN OF THE SOUTH
  8. GHOST AT THE GALLOWS

Line up

  • Nate Garrett: vocals, guitars
  • Sonny DeCarlo: bass
  • Mike Arellano: drums
  • Tom Draper: guitars

Voto medio utenti

La mutazione infine è completata; la band guidata da Nate Garrett è diventata una creatura che sprizza orgoglio metallico da tutti i pori, ma le origini non sono assolutamente dimenticate.
Non fate quei musi lunghi delusi, con le solite frasi tipo “Erano meglio quando facevano…”, perché qui la qualità ed integrità rimane intatta; non hanno venduto lo spirito come certe “dive stagionate” nostrane (Orietta Berti come ti sei ridotta per avere dei follower… sigh, sob, sigh!) che hanno ceduto a fruttaroli scambiati per artisti.
Basta ascoltare l’apertura di questo quinto album per ricredersi; arpeggio iniziale che si irrobustisce armonizzandosi e cedendo il passo ad un up tempo tosto e ganzissimo (si può dire @Graz?), grande chorus e una bella cascata di assoli come se piovesse.
Si va sullo speed/U. S. Metal con “Hanged man’s revenge”, chitarre arcigne, motore ritmico che spinge, il vocione del frontman che erompe nel chorus e dei cori vigorosi; pezzo che dal vivo spaccherà di brutto.
Attenzione alla coda doom pesante come un macigno perché l’eccesso di headbanging potrebbe creare dei problemi al vostro collo.
Per noi cuori e animi impavidi, ruvidi ma con sentimento ecco la ballad acustica “These two hands”; si sente il trasporto drammatico nelle trame arpeggiate di chitarra e la voce del nostro amara, voglio vedere chi non sentirà un magone interiore nell’ascoltarla, ciliegina finale l’esplosione elettrificata e potente con le chitarre in gran spolvero.
Già a questo punto un sorriso di appagamento si dovrebbe intravedere, ma il meglio ce lo riservano per la fine.
La titletrack dura sette minuti e poco più con un bel mid tempo roccioso ai confini del thrash che diventa una marcia lenta, doom ed epica; si sente lo spirito originario aleggiare in gran spolvero.
Qui tutto è perfetto, pathos drammatico e quelle chitarre armonizzate che poi dardeggiano come lingue di fuoco negli assoli con una coda strumentale da pelle d’oca.
Mamma mia che bellezza! Qui non c’è nulla da eccepire, tutti i tasselli sono incastrati nel modo giusto con sapienza e orgoglio, bravi.
Recensione a cura di Matteo Mapelli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.