Formatisi nel 2017, ci è voluto un po' di tempo per ascoltare qualcosa di consistente da parte degli australiani Spectre, band hard rock/heavy metal proveniente dall'Australia che, affermo già ora all'inizio, con questo EP di sole quattro tracce è davvero riuscita a sorprendermi positivamente. Venti minuti totale di durata per una proposta musicale retrò, ma estremamente affascinante, testimone di come il mastermind della band, Will Spectre, abbia gà le idee ben precise sul futuro del gruppo.



In 'Lonesome Gambler', questo il titolo, sembra di tornare indietro negli anni 70' con quel pizzico di psychedelic rock alla Blue Oyster Cult, con echi di Uriah Heep (era Byron), Whisbone Ash e primi Deep Purple. Assoli estremamente puliti e incisivi, che riescono a stregare (Titletrack), melodie assai catchy come in 'Hero Of The Illusion', ed un utilizzo delle tastiere quasi stregato, prendasi 'Turning The Wheel' i cui cinque minuti non si sentono per nulla, anzi, ci si chiede alla fine se la canzone sia già finita, prova di quanto ottimamente gli Spectre siano capaci di incastrare ogni tassello alla perfezione, portando avanti uno stile personale ma comunque non dimenticando e portando rispetto alle proprie radici ed influenze. Sei anni son dovuti passare da quando la band ha preso vita, la speranza è quella di non doverne veder passare altrettanti date le ottime premesse. Consigliatissimi.